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È la settimana della moda milanese, Gucci ha sfilato senza direttore creativo, Fendi ha festeggiato i 100 anni con una sfilata memorabile, Marco Rambaldi ha portato in passerella le parole di Michela Murgia ma… Ieri, la mia cagnolina ha dato alla luce cinque cuccioli (gossip: il papà dei nuovi nati è il cane della Direttrice di questo magazine) e come “nonne” felici, non potevamo fare a meno di dedicare questo spazio proprio ai nostri pelosetti.
Vestire un cane
Comprare abiti per i propri amici a quattro zampe è ormai un’abitudine consolidata, ci sono vere e proprie boutique e i grandi brand del lusso hanno intere collezioni dedicate a loro.
Se all’inizio comprare un collare gioiello o un cappottino vezzoso per il proprio animale domestico era una scelta spinta dalla curiosità, ora è diventato un fenomeno che va ben oltre l’estetica, trasformandosi in un linguaggio di affetto, appartenenza e connessione profonda tra esseri umani e animali.
Vestire un animale non è una semplice scelta di stile, è un atto che affonda le radici in processi psicologici e neuroscientifici complessi.
Si tratta di un gesto che mette in luce la nostra tendenza naturale all’antropomorfismo ovvero l’attitudine ad attribuire caratteristiche umane agli esseri non umani. Questo accade non solo per piacere estetico, ma per avvicinarci a loro, sentirli parte della nostra vita e, al contempo, rafforzare il legame affettivo.
Ma non è solo un vezzo
Psicologicamente, questa connessione attiva i circuiti cerebrali legati alla genitorialità, stimolando la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore e della fiducia, che favorisce il benessere reciproco.
Scegliere l’outfit che indosserà il nostro cane è una vera e propria forma di espressione personale che riflette il nostro gusto estetico ma anche che permette di esprimere la propria identità attraverso di lui. Rendere il proprio cane unico e visibile, curando la sua estetica con abiti e accessori che lo facciano notare, cercando complimenti e attenzioni fa in modo che la percezione positiva che gli altri hanno di lui faccia sentire autoefficace anche il padrone. Un gioco in cui attraverso l’altro si racconta non solo la visione che si ha di lui ma anche chi si è.
Vestire il cane è spesso anche un atto estremamente funzionale che serve per ripararlo dal freddo o dalla pioggia; è una manifestazione di cura e attenzione alla sua salute.
Inoltre un cane vestito in modo originale e umoristico diventa un vero e proprio “catalizzatore sociale“, attirando sguardi e stimolando interazioni. Si dice che se sei single e vuoi accalappiare lo sguardo tenero di qualcuno andare al parco con un cagnolino vezzoso possa essere una strategia!
Dal punto di vista neuroscientifico
E poi ci sono sempre gli estremi, in cui l’animale diventa una forma di esibizione per soddisfare i vezzi del padrone al limite dell’oggettificazione. Scegliere di vestire il proprio animale domestico è un modo per curarlo, per dire al mondo che gli si vuole molto bene ma, in questa occasione, proprio come per i vestiti di chi non può esprimere a parole in suo sentire, è necessario fare molta attenzione al comfort e a rispettare i suoi bisogni e la sua natura così che l’atto di vestirlo rimanga un gesto affettuoso, non forzato.
Se pensiamo all’atto di vestire il proprio animale dal punto di vista neuroscientifico, l’interazione tra esseri umani e animali domestici ha il potere di scatenare una cascata di effetti positivi nel nostro cervello. Accarezzare, coccolare o semplicemente parlare con il nostro pet attiva aree cerebrali legate al benessere e alla riduzione dello stress. E quando lo vestiamo, possiamo amplificare questo effetto attraverso un gesto di cura che è una vera e propria forma di intimità e complicità.
L’abito e/o l’ accessorio scelto per il nostro cane è dunque un “Horcrux” dove si nasconde un pezzo della nostra identità: il colore, il design e i dettagli rivelano gusti, valori e inclinazioni personali.
Eventi di moda e pezzi iconici per i pelosi del nostro cuore
Questo fenomeno non riguarda solo gli abiti per i cani, ma anche oggetti simbolici come le borse a forma di cane. Iconica è la Pooch Bag di Louis Vuitton che permette di avere un bulldog francese interamente monogrammato sempre con sè.
I dati suggeriscono che gli italiani spendono circa un miliardo di euro ogni anno per i loro animali domestici e la moda per gli animali è destinata a crescere. Sempre più frequenti sono gli eventi di moda dedicati agli amici a 4 zampe che ci ricordano che i nostri pelosi non solo occupano un posto speciale nei nostri cuori, ma hanno anche il loro spazio in un mondo che celebra la moda e l’attenzione ai dettagli, proprio come noi.