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La fine delle ferie e il conseguente rientro a lavoro dopo le vacanze estive porta con sé un inevitabile enigma da risolvere: cosa indossare per mantenere un aspetto curato e, allo stesso tempo, non soffrire le alte temperature?
Soprattutto per chi ha passato le vacanze al mare e ha un po’ perso l’abitudine a indossare i classici indumenti da città a favore di parei, bermuda e shorts, costumi e abiti scollati e leggeri, riprendere in mano le redini del proprio armadio per un aspetto professionale e curato risulta una sfida stilistica non indifferente.
Si torna al lavoro.. ma con stile!
In realtà, il passaggio dal periodo vacanziero ai ritmi lavorativi non deve implicare necessariamente la rinuncia al comfort personale. Se il classico blazer è il capo che, per eccellenza, richiama subito l’idea di professionalità, esistono delle alternative in grado di definire un’immagine curata e ordinata e che vanno a braccetto con le alte temperature ancora presenti.
A prescindere dalla tipologia di capo che si sceglie, è fondamentale optare per tessuti naturali o artificiali; un blend tra cotone, lino e fibre lavorate chimicamente è perfetto per garantire la giusta traspirazione e, allo stesso tempo, assicurare un’estetica coerente al contesto.
Prima alternativa
La prima alternativa al classico blazer con fodere e imbottiture è la giacca destrutturata. Il suo aspetto fluido e leggero offre una vestibilità rilassata e una buona traspirabilità. Per non correre il rischio di risultare eccessivamente rilassati, consiglio di indossarla con una t-shirt, una canottiera con le bretelle larghe o una blusa in seta o raso.
Blu navy, rosa cipria, color champagne e grigio perla sono i classici intramontabili e facilmente abbinabili con le nuance più disparate. Infine, arricchire il tutto con accessori aiuta a dare stile e carattere al look; via libera, dunque, a girocolli di perle, chocker metallizzati e collane con pietre dure.
Seconda alternativa
Il kimono, dalle linee ampie e morbide, offre una copertura elegante e non scontata. Per la sua struttura che prevede un giromanica piuttosto scivolato, è particolarmente valorizzante per coloro che desiderano smorzare un paio di spalle importanti, soprattutto se si sceglie un motivo con fantasie piazzate alla base (fitte verso l’orlo e sempre più diradate man mano che salgono verso le spalle).
Nonostante questo, è possibile adattarlo a molteplici fisicità con piccoli accorgimenti. Per esempio, se l’esigenza è quella di dare struttura alla parte superiore, si può pensare di cucire delle piccole spalline, inserire applicazioni come spille e bouttoniere oppure optare per una fantasia opposta alla precedente, ovvero ricca sulle spalle e povera verso il fondo.
Portato chiuso in vita, con la sua cintura o con un’alternativa anche a contrasto, è perfetto per enfatizzare il punto vita. Lasciato aperto o allacciato nel retro della schiena si adatta anche a chi possiede un addome pronunciato, slanciando il busto.
Terza alternativa
In contesti lavorativi più rilassati e privi di un dress code rigido, un’alternativa moderna adatta anche alle amanti dello stile casual è la overshirt. L’incontro tra una camicia e una giacca leggera, può essere indossata aperta o chiusa. La presenza di tasche posizionate all’altezza del pettorale, soprattutto se con pattina, la rendono un’alleata per chi desidera creare volume in quella zona.
Dato il suo aspetto particolarmente casual, consiglio di scegliere una fantasia tinta unita o millerighe e abbinarla a un paio di mocassini e un pantalone in tinta.
Quarta alternativa
Infine, il gilet lungo rappresenta un’alternativa fresca e sofisticata. La scelta dell’orlo è da valutare sulla base della propria fisicità, più lungo se si desidera bypassare un fianco importante e verticalizzare il busto, leggermente più corto se invece l’obiettivo è quello di alzare il proprio baricentro. È possibile abbinarlo a una canottiera per mantenere comunque le spalle coperte ma le braccia libere, oppure a una blusa o camicia in popeline per un look più business.