Sommario
Patrizia Gungui è una consulente d’immagine che ha dedicato quasi 30 anni della sua vita alla ricerca del benessere, dell’armonia e dell’equilibrio estetico, aiutando le donne a riscoprire la propria bellezza autentica. Il suo percorso è iniziato tra i banchi dell’Istituto d’Arte Francesco Ciusa di Nuoro, dove si è avvicinata al mondo della moda e del costume. Sebbene inizialmente sognasse di diventare costumista per il cinema e il teatro, con il tempo ha capito che la sua vera passione era quella di lavorare con le persone “vere” e non con i personaggi delle rappresentazioni. Il suo cammino si è poi evoluto in direzione della cura di sé, con una formazione in estetica che le ha permesso di entrare in contatto con molte donne, facendole comprendere l’importanza di sentirsi speciali e accettate, al di là degli standard estetici imposti dalla società. La svolta professionale è arrivata con il Master che le ha permesso di diventare consulente d’immagine e così, oggi, Patrizia aiuta le donne a riscoprire l’armonia e la bellezza che ogni persona ha dentro di sé, attraverso percorsi personalizzati che le guidano a sentirsi più sicure e a stare meglio con se stesse. La sua visione della consulenza d’immagine va oltre l’aspetto estetico, arrivando a comprendere anche il benessere psicologico e la consapevolezza di sé. Si definisce empatica, tenace e ottimista, caratteristiche che le permettono di affrontare con rispetto e delicatezza anche i temi più sensibili. Una grande passione, vero entusiasmo e il desiderio di aiutare tutte le donne a riscoprire la propria bellezza, come vere “fenici” che, nonostante le difficoltà, trovano sempre la forza di rinascere, sono le cifre del lavoro di Patrizia. Conosciamola insieme!
Come è iniziato il tuo percorso nella consulenza d’immagine?
Il mio percorso è iniziato quasi 30 anni fa Intervista a Patrizia Gungui, alla scoperta della consulenza d’immagine che riscopre e celebra l’armonia
all’istituto d’arte Francesco Ciusa di Nuoro dove, proprio quell’anno, con la mia classe, fu avviato il corso sperimentale di moda e costume “Michelangelo”. Io lo scelsi perché affascinata dalla storia che si nasconde dietro la moda e dal riscontrare come cambiano i costumi nel tempo e da quanto siano differenti da un luogo all’altro. All’epoca fantasticavo di diventare costumista per il cinema e il teatro ma più andavo avanti più capivo che volevo lavorare con persone “vere” e non con “personaggi”. Così, dopo il diploma, ho sentito che la mia strada sarebbe stata diversa, ma quale? Cosa volevo fare davvero? Quale professione era veramente la mia?
Cercavo bellezza, armonia, equilibrio, non solo per me ma anche per le donne meravigliose che incontravo lungo il cammino, ma all’epoca non c’erano scuole per diventare consulenti d’immagine, anzi, credo che non esistesse proprio questa figura! Spostai allora la mia ricerca sul benessere e la cura di sé: ho frequentato per tre anni la scuola di estetica Pey’s e sono diventata estetista specializzata. Ho amato tantissimo questo lavoro che mi ha permesso di conoscere tante persone e di prendermene cura. E più lavoravo e più capivo quanto fosse importante che le mie clienti si sentissero speciali, amate così come erano, fisicamente e mentalmente, perché diciamo le cose come stanno, a noi donne, nel corso dei secoli, è stato chiesto di essere sempre perfette, impeccabili, eleganti e anche ineccepibili padrone di casa, nonché mogli e madri amorevoli, affermate nel mondo del lavoro e in più di rientrare nel canone estetico di turno, insomma delle funambole che ad ogni passo devono mantenere un equilibrio costante, come se fosse cosa scontata. La realtà è diversa: nessuno è perfetto (e per fortuna direi!), il problema è che molte di noi si sentono goffe, poco aggraziate, sentono di non avere il viso o il corpo giusto, di essere sbagliate. Quello che vedo io sono “guerriere” che ogni giorno affrontano la vita così come è, ricca di sfide, ognuna lo fa a modo suo, con le forze e le risorse che ha: c’è tanta bellezza e armonia che necessitano solo di essere riscoperte.
Poi 5 anni fa, per motivi di salute, ho dovuto smettere di esercitare e questo mi ha dato modo di fare qualche passo in più per realizzare il mio sogno e finalmente quest’anno la svolta! Ho trovato ciò che cercavo presso Accademia di Consulenza di Immagine, frequentando il Master professional training e diventando così consulente d’immagine qualificata ed iscritta al registro Cepas. La strada è ancora lunga perché di formarsi non si finisce mai ma ora finalmente sento di avere gli strumenti necessari per seguire la mia strada
Se dovessi raccontare la tua professione con tre aggettivi quali useresti e perché?
Raccontare la mia professione con tre aggettivi non è semplice ma direi emozionante: ogni persona con cui lavoro è un mondo ricco di sfaccettature da capire, con cui relazionarsi, confrontarsi.
In evoluzione: è una professione dove ogni giorno nascono rami differenti ed affini, ad esempio la psicologia della moda o il branding.
Immediata: è vero che preferisco fare dei percorsi con le mie clienti per poter dar loro la capacità di essere se stesse al meglio, di trovarsi all’interno del proprio guardaroba e di fronte allo specchio ma è anche vero che già dal primo incontro ritrovano immediatamente la voglia di fare, creare, sperimentare e questo si riflette sui loro volti che si illuminano.
E se dovessi raccontarti tu come consulente usando solo 3 aggettivi come ti definiresti?
Per descrivermi direi empatica: cerco di mettermi nei panni dell’altro, di capire come sta, cosa cerca, quali sono i suoi obiettivi ed il modo migliore per raggiungerli.
Tenace: se è vero che tutte le strade portano a Roma, vuol dire che ci sono tanti modi di fare le cose quindi sta a me trovare la via giusta, su misura per ogni cliente; a volte è necessario fare più tentativi, ma con pazienza e volontà si riesce.
Ottimista: per natura tendo a vedere sempre il lato buono delle cose, a pensare in maniera positiva e quando arriva un periodo “no”, sono consapevole che è, appunto, un periodo, che passerà, che va affrontato e superato lasciando così spazio a ciò che di bello la vita ci offre e ci offre cose belle ogni giorno, a volte sono grandi a volte più piccole, bisogna solo imparare a riconoscerle per poterne gioire.
Esistono argomenti tabù nella consulenza di immagine?
Non credo esistano argomenti tabù relativi alla consulenza d’immagine, credo che esistano argomenti che richiedono più tatto di altri per essere trattati ma con educazione, rispetto a volte attendendo i tempi necessari, si può parlare di tutto.
Quali sono gli ambiti della consulenza di immagine che senti più vicino a te?
Sicuramente la riorganizzazione del guardaroba: ogni capo di abbigliamento, complemento ed accessorio, parlano della persona a cui appartengono. Spesso è necessario creare nuovi abbinamenti, sperimentare, giocare con ciò che già si possiede per ritrovarsi un armadio pieno di cose “nuove” senza uscire di casa e, cosa più importante, ci aiuta a capire cosa davvero ci piace, ci appartiene, ci rappresenta nel presente. Inoltre, gli acquisti futuri, saranno fatti con consapevolezza, finalizzati a raccontare chi siamo e cosa vogliamo trasmettere di noi agli altri.
Esprimi un desiderio professionale e raccontamelo
Il mio desiderio è di essere di aiuto a tutte le donne “fenici”: quelle che hanno affrontato avversità tali che pensavano di non riuscire e invece sì, ce la faranno! Quelle che si rimettono in piedi nonostante tutto, quelle che hanno dovuto cambiare o che hanno voluto cambiare, quelle che hanno deciso di ripartire investendo in loro stesse, perché hanno bisogno di vedersi diverse, per tornare a piacersi, perché sentirsi a proprio agio nei panni che indossano, essere fiere dell’immagine che rimanda loro lo specchio, fa stare bene