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Il mondo saluta un nuovo anno: tra cose da ricordare e momenti da dimenticare

Moda, costume, società di un 2022 quasi terminato e uno sguardo curioso all’anno che verrà

di Annalisa Tortora
iconic image 2022

Moda, costume, società dell’anno 2022, quasi terminato e uno sguardo curioso all’anno che verrà.
Ai consueti “bilanci da fine anno”, abbinati agli altrettanto consueti buoni propositi per quello venturo, aggiungiamo uno sguardo ai fatti che in qualche modo hanno segnato questi 12 mesi. Insieme a quelli che promettono di tenerci compagnia per i prossimi 12. Cosa resterà di questo 2022? Cosa aspettarsi dal 2023?

Il mondo saluta un nuovo anno: tra cose da ricordare e momenti da dimenticare

Il 2022, nato sotto il segno di Very Peri e archiviata una pandemia mondiale, ha pensato di non far annoiare nessuno regalando un susseguirsi di eventi che, in alcuni casi resteranno agli annali.

Il covid ha lasciato tracce profonde in tutte le sfere della società. Dalla scuola allo svago, dall’economia alla moda. Nessuno esente, tutti coinvolti. Lo spunto per realizzare cambiamenti epocali è stato solo marginalmente colto e così delle sofferenze generate dalla pandemia e di tutte le soluzioni interessanti approntate per l’occasione, neanche l’ombra, solo un desiderio irrefrenabile, quasi prepotente di riprendere una sorta di normalità.

Ma pare possa dirsi capitolo più o meno chiuso e di questo il mondo sarà grato. Non altrettanto chiuso il capitolo “guerra”, altro grande exploit di questo anno di passaggio. Non sta a me, in questa sede, analizzare ragioni e torti, motivi evidenti o malcelati. Possiamo in ogni caso prendere le distanze sempre e comunque dal “sistema guerra”. E possiamo sicuramente ribadire, con il rischio di sembrare ridondanti, che una guerra non è mai una soluzione. E soprattutto che, dopo gli ultimi due anni, proprio non ci voleva.

In quest’anno il mondo ha anche detto addio alla Regina Elisabetta. Icona di stile con i suoi cappelli ed i tailleur dai colori sgargianti. Da sempre punto di riferimento e perno per la vita dei sudditi Inglesi e non solo. Il nostro Bel Paese, nel 2022, ha visto nascere un nuovo Governo, il primo guidato da una donna, Giorgia Meloni.

Contestualmente una crisi energetica senza precedenti. E, per arrivare ai giorni nostri, lo scandalo QatarGate che ci ricorda quanto l’indole umana sia irrimediabilmente incline al compromesso. Con questo possiamo chiudere il resume dei fatti più significativi sullo scenario politico e sociale di questo nostro mondo per venire a noi.

Non è stato certo un anno “noioso” nel settore della moda e tantomeno per la consulenza d’immagine! In ordine sparso una digressione su quanto abbiamo visto accadere in questi settori. Partendo dalla rinnovata attenzione, anche un po’ obbligata dalle contingenze mondiali, alla conversione della moda in eco sostenibile. Un percorso lunghissimo che richiederebbe un allineamento totale di tutti i brand del settore verso processi produttivi e di smaltimento ecologici e rispettosi dell’ambiente.

Tutto questo in netta contrapposizione con il mercato dilagante del fast fashion che invece riempie le vetrine, ormai più virtuali che fisiche, di prodotti alla moda realizzati con processi produttivi che generano un’enorme quantità di spreco ma garantiscono prezzi molto accessibili.

icone di stile

Ciò che di interessante c’è da annotare è la rinnovata rinuncia di molti brand a pelli e pellicce vere. Tenendo alta la bandiera del fur-free e sdoganando la pelliccia ad un pubblico più vasto e trasversale (e di questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni). Riuscirà il 2023 ad imprimere la sferzata ecosostenibile nei processi produttivi e smaltimento di cui tutto il mondo ha bisogno?

E per rimanere in tema, Pantone quest’anno ha regalato agli addetti ai lavori ben due colori. Ad ottobre il colore 1775 C, il Pantone della Biodiversità, a sostegno della natura, dell’ecosistema e della salvaguardia del mondo. Un rosa acceso che trae le sue origini dalla terra stessa.

Un progetto in collaborazione con Tealeaves, azienda produttrice di té, a sostegno delle tematiche delle Nazioni Unite per l’agenda 2030. Un ritorno alla natura con le colorazioni date da uno dei pigmenti più antichi della terra. Generato dai fossili molecolari della clorofilla di organismi fotosintetici che abitavano un oceano ormai scomparso in Africa Occidentale.

Buttando l’occhio all’anno che verrà la rivoluzione del colore ce la offre Viva Magenta. Sempre by Pantone, un colore vibrante e grintoso ma non aggressivo. Un rosso che conceda ottimismo verso un futuro per certi versi in salita.Ma che, ci auguriamo, saprà riprendersi soddisfazioni e un po’ di serenità.

Intanto nella moda i terremoti non sono mancati in questo anno 2022. Tutti ci chiediamo se Miuccia Prada sia in procinto di lasciare il brand. Contestualmente, soprattutto in rete, è facile illazionare, per affinità di espressione artistica di una moda che non segue tendenze. Ma le detta. Voce strettamente collegata alla chiusura del “brand libero” Raf Simons, nato dall’estro dell’omonimo direttore creativo, ex Dior Calvin Klein.

E questo sarà uno dei primi dubbi che speriamo il 2023 sia in grado di sciogliere: Miuccia resterà dov’è? E se così non fosse sarà Simons a sostituirla o qualcun altro prenderà il suo posto?

Altra maison che perde il suo storico e valorosissimo Direttore Creativo è Gucci con l’uscita di scena di Alessandro Michele. Pianto da vip provenienti da tutte le parti del mondo, quasi fosse una prematura dipartita. Dopo anni di lavoro strepitoso, fatturati incredibili, con le sfilate di gennaio, piene di pizzi e fiocchi, qualcosa è cambiato. La casa di moda è rimasta un mezzo impercettibile passo indietro. E chissà che questo non sia stato il motivo primo della rottura tra Michele e Gucci.

A questo punto le domande a cui il 2023 dovrà rispondere sono molteplici. Alessandro Michele si sposterà in un altro brand oppure ne lancerà uno suo? E soprattutto: chi prenderà il suo posto in Gucci? Rumors si susseguono dall’istante in cui l’annuncio è stato dato. Ma nessuno può scommettere veramente su un candidato e quindi non ci resta che attendere!

Intanto Valentino, il re del rosso, cambia colori e lancia il “Rosa Valentino” (realizzato in collaborazione con Pantone). In attesa della prossima uscita del film “Barbie” di Greta Gerwing, lo storico brand si innova e si rinnova. Lo fa sotto la guida di Pier Paolo Piccioli: ed è subito rosa mania! Valentino Garavani, l’originale, realizzò la sfumatura di rosso che lo ha distinto da tutti gli altri per quasi settant’anni rendendo quella tonalità simbolo di lusso e regalità.

Oggi questo rosa vibrante sarà capace di imprimere lo stesso cambiamento epocale che il suo predecessore realizzò nel 1959? L’anno che verrà potrà darcene già un primo sentore.

Un’altra icona della moda lascia un segno in questo 2022: Giorgio Armani. L’imprenditore racconta in un libro mezzo secolo di storia tutta italiana nel mondo della moda. Mondo di cui diventa imperatore riuscendo a interpretare la femminilità ed i suoi stereotipi. Innovando ma rimanendo sempre fedele a se stesso con uno stile inconfondibile che tutto il mondo gli riconosce.

Nel settore della consulenza d’immagine sono usciti libri importanti che indubbiamente lasceranno il segno nel tempo a venire. Anche perchè, in alcuni casi, hanno lanciato delle vere e proprie innovazioni anche metodologiche nel settore.

Per dare una visione d’insieme di quelle che secondo noi sono le letture da cui farsi accompagnare in questo 2023, facciamo un passo indietro. Partiamo dal best seller che Isabella Ratti ha pubblicato lo scorso anno, “La tua immagine on line e off line”. Libro/guida ai nuovi parametri di bellezza, che, ci dice l’autrice senza mezzi termini, è un concetto che nel corso degli anni ha cambiato completamente i suoi connotati. Perchè, di base è cambiata la società e le modalità servizi belli in senso lato.

Rossella Migliaccio esce in libreria con “Colori”. A confermare il suo topic di riferimento: un viaggio attraverso più di 250 sfumature di colore. Con relativi codici identificativi internazionali e per ognuno di questi idee di abbinamenti, storia del colore e qualche curiosità.

Ilaria Marocco, dal canto suo, si conferma esperta nella gestione dell’immagine pubblica con il suo libro “Il potere comunicativo dell’abbigliamento”. Outfit parla di te molto più di quanto tu non voglia ammettere, ciò che indossi può essere la tua prigione. Oppure la tua reggia. E soprattutto non può essere svincolato da un contesto di riferimento. Saper decodificare la comunicazione non verbale dell’abbigliamento consente di gestire i messaggi che trasmettiamo attraverso la nostra esteriorità.E questo, oggi, non è di poco conto.

Marta Zangheri pubblica “Iconestesia”. Un nuovo metodo di analisi estetica dell’immagine che in qualche modo supera le note catalogazioni in stagioni di riferimento.Classifica gli individui a seconda delle componenti espressive, perché oltre la stagione c’è di più. Quello che fa la differenza tra due individui che condividono la stessa, secondo il metodo della Zangheri, è appunto lo schematismo che classifica le persone in quattro grandi prototipi estetici.Ciascuno dei quali possiede uno stile specifico.

Giulia Quaranta pubblica invece “Armonia Cromatica: il metodo 16×4”. Una sorta di ampliamento del classico metodo delle 16 stagioni e di quello, perché basato sulla caratteristica dominante. Quindi ad ogni stagione vengono associate delle sottocategorie che consentano di identificarsi facilmente anche se si è “portatori di particolarità”.

Quest’anno è nata Asi – Asso Style Image – la prima associazione italiana per i consulenti d’immagine. Creata per riunire tutti i migliori professionisti del settore accomunati da competenze, professionalità e vision.

E quest’anno siamo nati anche noi, Iconic Image, la prima rivista dedicata al mondo della consulenza d’immagine. Ed a tutto ciò che la sfiora, lambisce, attraversa, costituisce. Storie, approfondimenti, costume e società e pillole per addetti ai lavori e non.

Un anno di grande fermento è appena trascorso e un anno di ripartenza si appresta a cominciare. C’è materiale a sufficienza per sperimentare, provare, imparare e crescere. Grandi brand della moda stanno per rivelarci nuove ere di stile tutte da scoprire. Noi non possiamo che attendere impazienti le risposte alle tante domande che in queste righe ci siamo posti.

E soprattutto, noi di Iconic Image, non possiamo che augurare a tutti voi (e anche a noi!) un anno venturo ricco di soddisfazioni, di contenuti, di coraggio, di entusiasmo e di cassetti dei sogni aperti per essere realizzati.

Buon 2023!

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