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From zero to Icon … un anno dopo

Il primo bilancio di una scommessa

di Annalisa Tortora
5 min
iconic Image

È passato un anno dalla messa online di Iconic Image, il primo magazine pensato per i consulenti d’immagine, un punto di riferimento per gli “addetti ai lavori” ma anche per tutti i fruitori che desiderano scegliere un professionista dalle competenze globali.

Lo abbiamo chiamato “Iconic Image” non tanto con intento autocelebrativo o autoreferenziale quanto perché iconico è ciò che resiste al tempo, allo spazio, alle mode, ai cambiamenti della società. La propria immagine è iconica nell’istante stesso in cui diventa un riflesso consapevole di ciò che siamo: quando l’esterno rispecchia l’interno diventa iconico.

Per questo motivo, in qualità di contenitore di contenuti di qualità abbiamo scelto questo nome che a distanza di un anno ci rispecchia ancora di più.

In questo anno abbiamo intervistato consulenti ed esperti, abbiamo impostato rubriche tecniche e meno tecniche seguendo la richiesta dei nostri lettori e abbiamo scoperto insieme alcune tips fondamentali del mestiere di Image consultant. Abbiamo raccontato della divisa come forma di comunicazione verso l’esterno e come elemento di riconoscimento per i membri di un gruppo, dei topic fondanti della consulenza d’immagine tra i quali armocromia, morfologia, stile. Ci siamo occupati delle novità di Pantone e di personal branding, di moda sostenibile e dell’impatto del comparto moda sul nostro mondo, di tendenze stagionali e di vere e proprie icone come la pelliccia, Mary Quant, Giorgio Armani, Birkin. E poi ancora tatuaggi, Gucci Vision e tutte le traversie dei suoi cambi di guardia, il mondo tutto rosa di Barbie, l’intelligenza artificiale per consulenti d’immagine, il dress code negoziale e il dress code a Montecitorio. Esperta di nutrizione, di psicologia, di hairstyling, image consultant puri, esperti di comunicazione, social e digital, per dare strumenti utili e fruibili. Abbiamo salutato, ricordando i caratteri distintivi della loro immagine, il Presidente Berlusconi, la scrittrice Michela Murgia e il Presidente Giorgio Napolitano.

Fondare un giornale che si occupi di consulenza d’immagine come prime topic è stata una scommessa ma in fondo “l’Immagine è un fatto oggettivo” – scrivevo un anno fa – “da bistrattata e svalorizzata a regina e veicolo di contenuti. Che piaccia o meno è un fattore di interesse che, al giorno d’oggi, prende peso e molto di più ne attribuisce. In un mondo in cui forma e sostanza coincidono e contenuto e contenitore sono parte integrante della stessa cosa, l’immagine ha assunto un valore talmente rilevante che si è resa necessaria la possibilità di dare voce ai professionisti dell’immagine. “

A distanza di un anno, ripercorrendo i contenuti che hanno popolato Iconic, siamo orgogliosi di quello che stiamo diventando, del volto che stiamo prendendo, delle preziose collaborazioni che sono nate e dei professionisti che ci stanno accompagnando nel percorso.

Sentiamo questa nostra immagine coerente e portatrice di valore e ringraziamo tutti coloro che in questo anno ci hanno letto ed hanno preso spunto dai tips proposti dai nostri professionisti o dalle analisi fatte dalla nostra redazione.

Siamo solo all’inizio, la nostra strada insieme sarà lunghissima e piena di contenuti e in questo modo, a pieno titolo, saremo Iconici.

E Iconico è qualcosa che resiste al tempo ed allo spazio. Attraversa le mode, le tendenze, i cambiamenti epocali e quelli stagionali, mantenendo salda la sua essenza come un punto fermo che non si lascia scalfire. Le slingback di Chanel, il tubino nero di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, il trench di Burberry, la polo Lacoste, la minigonna di Mary Quant, la giacca di pelle di Fonzie, i blu jeans di James Dean, la tshirt più che centenaria, la Birking Bag, il foulard di Hermes, la 2.55 di Chanel, solo per citarne alcuni, sono stati tutti cambiamenti epocali per i loro tempi e sono rimasti attraversando gli anni come icone, appunto, simboli, baluardi. Oggetti inimitabili seppure imitati in migliaia di modi e mai eguagliati.

L’Immagine è un fatto oggettivo. Da bistrattata e svalorizzata a regina e veicolo di contenuti. Che piaccia o meno è un fattore di interesse che, al giorno d’oggi, prende peso e molto di più ne attribuisce.

Iconic Image è il punto di unione di questi due contenuti di valore. In un mondo in cui forma e sostanza coincidono e contenuto e contenitore sono parte integrante della stessa cosa, l’immagine ha assunto un valore talmente rilevante che si è resa necessaria la possibilità di dare voce ai professionisti dell’immagine.

Il primo giornale online dedicato alla consulenza d’immagine ed a tutto ciò che la connota ed arricchisce: un punto di riferimento per gli “addetti ai lavori” ma anche per tutti coloro che vogliono scegliere consapevolmente un professionista, in qualsivoglia ambito, purché abbia una visione integrale e globale del suo expertise.

“L’abito non fa il monaco” cita un vecchio detto, eppure lo veste: ti aiuta a riconoscerlo, ti permette di distinguerlo tra la gente e ti consente di identificare cosa potrai cercare o ottenere da lui. L’abito del monaco indica un insieme di valori che sono riconoscibili e che predispongono di per sé il suo uditore ad accogliere o rifiutare i suoi contenuti. In entrambi i casi, indossando quell’abito, il monaco darà un messaggio chiaro.

Allo stesso modo ognuno di noi veicola costantemente dei contenuti soltanto attraverso la sua immagine e quello che appare sarà la prima porta da varcare per far sì che l’uditore lo ascolti con la dovuta attenzione. In sostanza per arrivare al contenuto, in questo tempo, è realmente necessario curare anche il contenitore.

L’obiettivo di Iconic Image è fornire regole chiare, spunti e suggerimenti da voci autorevoli nel settore Immagine. Tra queste pagine non troverai “sentito dire”, né passaparola, né approssimazione per trend e tendenza. Potrai trovare competenza, spunti di riflessione e approfondimento di qualità oltre all’esperienza di consulenti d’immagine e tecnici.

Tutto ciò che nella storia è diventato iconico ha saputo rompere gli schemi dei suoi tempi mantenendo l’equilibrio tra il messaggio che voleva rappresentare e il veicolo con cui questo messaggio sarebbe dovuto arrivare: l’immagine. Questo è il tempo di dare il giusto valore al contenitore tanto quanto siamo soliti attribuirne al contenuto e questo è il giornale che ti permetterà di trovare il punto di equilibrio perfetto per conoscere, capire ed entrare a contatto con i professionisti del settore ed entrare nell’olimpo delle icone.

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