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Supersex: Rocco Siffredi allo specchio

Quando i costumi vestono l’anima piena di fragilità dentro l’immagine dello stallone italiano

di Annalisa Tortora
3 min

La serie “Supersex“, trasmessa su Netflix, è una profonda esplorazione della vita di un’icona del cinema per adulti, e ha gettato nuova luce sulla vita e la carriera di Rocco Siffredi, universalmente riconosciuto come un simbolo di mascolinità. Oltre alla sua fama nell’industria del porno, la serie si propone di esplorare la complessità della sua personalità e il suo impatto sulla cultura popolare.

L’immagine fa l’idea di una persona

Nonostante la sua immagine di macho, la serie mostra i contrasti e le contraddizioni nella vita di Rocco Siffredi. Da un lato, è un simbolo di virilità e desiderio, ma dall’altro emerge anche come un uomo con fragilità emotive e dubbi interiori. Questa complessità aggiunge profondità alla sua immagine pubblica, sfidando gli stereotipi e mostrando un lato più umano e vulnerabile.

L’immagine proposta sullo schermo riflette la reputazione del porno attore, con una presenza virile e seducente che lo rende affascinante per uomini e donne. Nella serie, questa immagine viene enfatizzata attraverso scene di seduzione e di passione, che confermano il suo status.

Rocco Siffredi in “Supersex” è un mix unico di carisma, autenticità, espressività fisica, linguaggio crudo, ma non solo. Uno sguardo approfondito sulla vita e la carriera di una figura iconica, mostra il lato umano dietro la sua fama, nascosto dietro quell’immagine. Attraverso momenti di vulnerabilità, riflessione e intimità familiare, emerge come un personaggio complesso e affascinante, capace di ispirare empatia e interesse da parte dello spettatore.

Carisma, autenticità e vulnerabilità

Nella serie il racconto della vita di Rocco Siffredi ci offre più di uno spiraglio per identificare gli aspetti caratteriali che lo hanno reso il personaggio che è. Uno degli aspetti più evidenti è il suo carisma innegabile. Fin dalle prime scene, emerge come una figura magnetica che cattura l’attenzione dello spettatore. La sua presenza scenica è dominante, e anche nei momenti più intimi o fragili, riesce a mantenere un certo fascino che lo distingue dagli altri personaggi. Questo carisma è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui il suo atteggiamento sicuro di sé, il suo fascino naturale e la sua sincerità nel raccontare la propria storia.

Quello che sorprende è leggere tra le righe ben più della sensualità e della spregiudicatezza che tutti ci saremmo aspettati dal personaggio.

Non solo sesso per essere espliciti: una delle sorprese più grandi di “Supersex” è la profonda autenticità e soprattutto la vulnerabilità di Rocco Siffredi. Nonostante la sua immagine pubblica di duro e spregiudicato, la serie rivela dubbi, paure, traumi e lotte personali. Questa autenticità è evidente nelle sue conversazioni con la famiglia, nei momenti di auto-riflessione e nei suoi sforzi per bilanciare la vita professionale con quella familiare. La sua fragilità aggiunge profondità al personaggio, permettendo allo spettatore di vedere oltre la sua immagine pubblica e di connettersi con lui su un livello umano estremamente profondo.

Elementi di stile fanno l’icona

I costumi contribuiscono indubbiamente al successo della serie (nonostante, diciamocelo, quando si parla di film per adulti si tende a pensare che non siano la parte più pregnante!). Gli abiti non fanno solo da sfondo alle scene ma sono funzionali al racconto, all’evoluzione della storia e a quella dei personaggi: è immediatamente evidente come contribuiscano in modo fondamentale a guidare lo spettatore nel viaggio attraverso le tappe della vita del porno attore.

Stefano Ciammitti, il costumista della serie, con il guardaroba dei personaggi, catapulta lo spettatore negli anni ‘60, ritraendo perfettamente il “tradizionale” abbigliamento di quello spaccato di Italia fatto di canotte della salute, catene dorate e camicie sgargianti.

Elementi di stile che hanno fatto un’epoca e, è il caso di dirlo, un personaggio.

Giacche di pelle effetto vintage, modello da motociclista, caratterizzanti dell’immagine di Rocco, sono una costante che si propone in vari modelli e in vari colori, bomber e soprabiti dal fit morbido.

Immancabili sono i jeans Levi’s, iconici a loro volta, in denim di cotone blu notte, ma anche le scarpe che compaiono con due colossi che hanno fatto e tutt’ora fanno la moda: le Nike bianche con il baffo rosso e le Gazelle dell’Adidas.

E poi le camicie decorate da linee geometriche coloratissime, stampe animalier, ma anche la camicia nera di lino con un bottone in più lasciato aperto.

Accessorio immancabile e anch’esso iconico di per sé sono gli occhiali da sole modello aviator di Ray Ban.

Altro accessorio che si impone allo sguardo dello spettatore e che un tempo era un vero must have, il catenone dorato con crocefisso annesso che, al collo del nostro protagonista, rappresenta la dicotomia di sacro e profano, fisico e spirituale, libero e schiavo, che Rocco Siffredi rappresenta perfettamente durante la serie che racconta la sua vita.

 

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