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Il “Principe di Galles”

Storia e caratteristiche di un tessuto senza tempo

di Federica Natale
3 min

Uno dei tessuti più amati per gli abiti maschili e non solo è il Principe di Galles, tanto apprezzato da coloro che possiedono uno stile ricercato con influenze british.

Dove e come nasce

Come suggerisce il nome, le sue origini vantano un’aurea nobile, aristocratica e raffinata.

La storia di questo tessuto risale al 1800 in Gran Bretagna quando Edoardo VII, all’epoca “Principe di Galles”, noto per il suo stile sempre curato e impeccabile, fece realizzare un tessuto che potesse essere un’alternativa elegante ai classici tessuti formali e rigidi usati all’epoca.

Da quel momento, il tessuto Principe di Galles fu il più usato per gli abiti regali sartoriali, diventando il simbolo dell’aristocrazia e un’icona di stile per la moda maschile dell’epoca.

Negli anni ’20 del 1900 questo tessuto raggiunse l’apice della sua popolarità grazie all’influenza di personaggi iconici come il Duca di Windsor, che lo indossava regolarmente facendolo diventare emblema di eleganza senza sforzo.

Il pattern e i colori

Il pattern che caratterizza questo tessuto è composto da una sapiente alternanza di fantasie a quadri grandi con quadri più piccoli, all’interno dei quali si trova un piccolissimo motivo Pied-de-Poule. L’aspetto che si evince è quello di una griglia, realizzata da linee sottili che si intrecciano tra loro donando un effetto unico e distintivo.

Generalmente i colori utilizzati sono i neutri come il bianco, grigio, nero o marrone; tuttavia, oggi sono molteplici le declinazioni cromatiche di alcuni fili, come il giallo, il blu o l’arancione, che rendono la trama del tessuto più particolare e adatta a diverse stagioni cromatiche.

Il tessuto

Realizzato principalmente in tessuto di lana pettinata o cardata, dai pesi differenti a seconda delle esigenze, il Principe di Galles è adatto a tutte le stagioni e a diverse occasioni; per una giacca sportiva, un cappotto o, nei colori neutri e sobri anche tono su tono, per un abito abbastanza formale, è un tessuto altamente versatile e proprio per questo molto apprezzato.

Questa sua caratteristica un po’ camaleontica lo rende perfetto per adattarsi alle tendenze che cambiano ogni anno: le variazioni di colore, di scala e di trama del tessuto fanno sì che diversi designer possano giocare intrecciando tradizione e modernità.

Consigli per indossarlo al meglio

Essendo un tessuto con un pattern ben definito, per indossarlo con stile e sicurezza consiglio qualche piccolo accorgimento:

  • Per far risaltare la trama del Principe di Galles suggerisco di abbinarlo a colori neutri come il begie, il bianco ottico o panna, il tortora o il nero. Per un’immagine armoniosa, il sottotono sarà scelto caldo o freddo in base alla propria stagione e al messaggio da comunicare; indubbiamente un forte contrasto avrà un impatto differente se paragonato a uno più basso e moderato.
  • È possibile abbinare texture differenti, proprio perché è un tessuto che si adatta facilmente alle stagioni sia calde che fredde. Una camicia di lino accompagnata da un blazer in Principe di Galles, che riprende magari un colore presente nella trama del disegno, aiuterà a creare un look raffinato e fresco. L’abbinamento con un pantalone di velluto sarà sicuramente più audace, perfetto per chi ama i mix and match.
  • Gli accessori fanno la differenza: una cravatta in seta, una sciarpa in cachemire o una cravatta in lana ricamata saranno scelti in base all’occasione d’uso più o meno formale, così come i colori e la grandezza delle fantasie.
  • La scelta del taglio e del fitting è fondamentale! Qualsiasi tessuto, anche il più pregiato, non avrà lo stesso impatto se non si adatta al corpo di chi lo indossa.

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