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Consulenza d’immagine business: l’importanza di fare personal branding

Come fare personal branding | Editoriale di Isabella Ratti

di Redazione
Fare personal branding

Quando mi trovo a parlare di fare personal branding mi vengono in mente tutti i progetti che ho avuto il privilegio di seguire.E di tutti gli imprenditori e imprenditrici che si sono affidati a me, per modificare la propria immagine, renderla memorabile.

Che cosa è il personal branding 

Un noto detto recita “Il personal branding comincia nel momento in cui scopri te stesso”. Se dovessi riassumere in poche parole questo concetto così complesso e sfaccettato non potrei che prendere in prestito questa frase.

Sull’argomento sono stati spesi fiumi di inchiostro e di carta. Gran parte della letteratura si è concentrata sul valore esteriore che questa attività svolge. Innegabile, del resto che, avere un’immagine coerente ed efficace consenta di godere di alcuni vantaggi indiscutibili.

Ma al di là dei vantaggi che un’immagine efficace può apportare è importante saperla alimentare. Saperla comunicare attraverso le strategie per fare personal branding, appunto. Il mondo sta cambiando e non è più sufficiente affidare la comunicazione ad un ufficio stampa. Le persone vogliono BeReal, vogliono la faccia degli imprenditori, delle manager nelle storie Instagram e sulla prima pagina delle riviste.

In questo senso il ruolo del consulente d’immagine è essenziale perché egli dispone degli strumenti per poter costruire un’immagine coerente. Dall’analisi del colore all’analisi morfologica e dello stile. Queste sono il punto di partenza per la costruzione di un’immagine che possa essere ricordata. E per poterla poi comunicare senza il timore che ci possano essere delle falle.

Fare personal branding per manager e imprenditori

Si pensa spesso al personal branding come qualcosa di astratto, che trova concreta applicazione solamente per chi svolge ruoli apicali.

Bisogna invece ribaltare la prospettiva da “faccio personal branding perché sono famoso” a “lo faccio per diventare famoso”. Si tratta di una differenza sottile ma sostanziale. Soprattutto perché determina l’approccio con cui ci si avvicina alla creazione della propria immagine online e offline. Inoltre è opportuno sottolineare che con il termine famoso, si intende un professionista veritiero.Eper successo si fa riferimento non al fatturato, ma alla capacità di diventare punto di riferimento per il proprio team e settore.

Elemento sul quale insisto quando mi occupo di fare personal branding imprenditoriale: la capacità di dare senza chiedere nulla in cambio. Informazioni, consigli e supporto ai propri collaboratori e clienti sono parte integrante del modo di promuoversi.

Come Business Image Expert ho tratto grandissime soddisfazioni dal mantenimento o il rebranding di personaggi che erano già noti. Ma mi sono divertita anche nel costruire immagini da zero. Immaginidi persone che, quando le ho conosciute, non erano volti noti, ma che losonstate dopo. La strategia passa prima per una conoscenza del cliente, delle sue aspettative personali e professionali, e successivamente per l’analisi tecnica.

Manager e imprenditori, già di successo o che lo sono diventati, possono confermare che diventare un volto noto non è semplice. Soprattutto prevede un’attenta pianificazione delle attività comunicative e del modo in cui ci si pone in queste occasioni. Mi piace pensare che il consulente d’immagine non sia tanto o solo un professionista capace di svolgere l’analisi del colore. Ma abbia anche le abilità (o la specializzazione) per poter accompagnare le persone a diventare di successo.

Iconicità e personal branding 

Durante un mio speech, in occasione della presentazione del mio libro “La tua immagine on e offline” edito da Flaccovio Editorie, il cui contenuto è interamente dedicato al personal branding, mi è stata posta una domanda che mi è rimasta particolarmente impressa. 

Ma fare personal branding significa andare in tv?” . La signora ha ragione e la domanda, oltre ad essere lecita, è l’occasione per chiarire un elemento. Il personal branding deve essere da una parte costruito sulla persona, le sue ambizioni e gli obiettivi. Ma dall’altra deve essere pensata per poter comunicare in maniera corretta verso il proprio target. Al tempo stesso è importante tenere a mente che occuparsi di branding significa non solo fare riferimento ad aspetti estetici. Significa mostrare e comunicare i propri valori. Questo diventa ancora più importante in una società come quella in cui viviamo che è così attenta alle immagini e in cui, probabilmente per le stesse ragioni, è sempre più facile avere visibilità.

Quindi se il proprio potenziale cliente guarda la televisione, la strategia di branding porterà il soggetto a comparire su schermo. Mentre se gli interessate al suo servizio o prodotto acquistano online potrà concentrare attenzione, energie e budget sui canali digitali.

Rispondendo alla signora, potremmo dire: “Fare personal branding significa diventare iconici”. In base al proprio target di riferimento in linea con la propria mission.

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