Sommario
La moda sostenibile è come un abito su misura per il pianeta, tessuto con fili di rispetto per l’ambiente e cucito con amore per un futuro più verde e luminoso. È responsabilità di tutti preservare la nostra Terra: compiere scelte consapevoli e, dove è possibile, influenzare le preferenze di acquisto dei clienti verso un approccio più eco-sostenibile. Parola della nostra esperta Isabella Ratti – Style Coaching & Consulting, Business Image Expert – docente del Modulo Tessuti dell’Accademia Consulenza d’immagine.
La moda, tra le industrie più inquinanti al mondo
L’industria della moda, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, genera una quantità ingente di danni all’ambiente. Ogni anno, quasi 5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica vengono rilasciate nell’atmosfera, influendo sul cambiamento climatico e il 35% delle microplastiche (provenienti dal lavaggio di capi sintetici, specialmente quelli realizzati in poliestere) che inquinano mari ed oceani vengono emesse dal comparto moda.
È importante per il consumatore?
La moda sostenibile è diventata un tema centrale ma non troppo. Essere sostenibili è necessario non solo per le aziende, soprattutto per i consumatori ma nella coscienza dei consumatori di tutto il mondo che importanza ha?
Fonte: Statista
A differenza di quanto si possa pensare la sensibilità verso i capi sostenibili non è in cima alle priorità degli europei: secondo un sondaggio condotto da Statista è l’India il paese con il più alto livello di sensibilità sul tema: il 60% dei partecipanti lo ritiene un fattore “molto importante”.
L’Italia, invece, ha mostrato un interesse inferiore (circa il 32%) e potremmo poi chiederci se gli italiani abbiano risposto “molto importante” per evitare di fare brutta figura. Questo sondaggio è una fotografia delle statistiche sulla moda sostenibile e ciò che conta davvero è comprendere l’impatto che l’acquisto di prodotti sostenibili può avere sull’ambiente e sulla nostra società.
I consulenti d’immagine e il loro contributo
Concretamente la palla passa ai tecnici ed agli addetti ai lavori, ma cosa fare?
- Guidare il cliente verso un approccio alla moda che vada oltre le tendenze effimere prima di tutto facendo acquisti all’interno del suo armadio! Alla luce delle analisi che svolgeremo il punto di partenza è sempre ciò che i clienti hanno cercando di evitare quanto più possibile di dismettere capi a cui invece spetta a noi dare nuova vita.
- Il cliente va educato su come acquistare in modo consapevole incentivando la scelta di materiali durevoli e sostenibili, naturali, biologici o riciclati, che riducono l’utilizzo di risorse e minimizzano l’impatto ambientale. Per questo motivo noi addetti ai lavori dobbiamo conoscere in prima persona “pregi e difetti” dei materiali e per questo è necessario formarsi ed informarsi in modo scrupoloso ed attento.
- Per porre fine alla mentalità del “fast fashion“, che promuove il consumo e lo scarto rapido di capi di abbigliamento (coadiuvato da costi bassi che incentivano la spesa ripetuta), e per consentire un acquisto consapevole per tutte le tasche, è necessario e fondamentale far riscoprire ai clienti il valore dei capi passepartout. Si tratta di indumenti di alta qualità, fatti per durare nel tempo che possano adattarsi a varie stagioni ed a varie tendenze, consentendo di essere abbinati diversamente e quindi giocare un ruolo chiave nella creazione di outfit. Taglia corretta e vestibilità, tessuti scelti e di qualità sono le nuove parole chiave da imprimere nella mente dei clienti.
- La moda sostenibile è un modo per esprimere il proprio stile in armonia con l’ambiente e la società: questi capi raccontano storie di artigianato, di etica nella produzione e di trasparenza nella filiera. Insegniamo ai nostri clienti ad essere orgogliosi di indossare un capo sostenibile per ciò che rappresenta, per l’impatto positivo che abbiamo contribuito a creare per la salvaguardia dell’ambiente ma anche perché sposiamo la filosofia di quei brand che si impegnano a garantire condizioni di lavoro dignitose e giuste per i lavoratori lungo la catena di produzione.
