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Dai cartamodelli della nonna alla professione di consulente d’immagine

Intervista a Jessica Fiumara che ci svela il suo sogno nel cassetto

di Redazione

Nel cuore di Jessica Fiumara, consulente d’immagine, risiede un viaggio trasformativo che affonda le radici in un passato familiare e si proietta verso un futuro ambizioso. È stato il ricordo di una nonna sarta, con le sue riviste di cartamodelli e il pomeriggio trascorso nel suo atelier, a risvegliare in Jessica la passione sopita per la moda. Da quel momento, ha intrapreso un percorso di formazione nella consulenza d’immagine, animata dalla convinzione che il modo di vestire possa influenzare profondamente l’autostima e l’umore delle persone.

Oggi, canticchiando Bruno Mars dà forma al suo progetto che è anche la vera essenza del suo approccio: valorizzare la bellezza unica di ogni persona, affinché possa riflettersi, dentro e fuori, nello specchio della vita.

Da dove parte il tuo viaggio nella consulenza d’immagine? Da cosa hai capito che questa era la tua strada?

Il mio percorso di studi aveva preso una piega totalmente diversa: ho studiato lingue e la mia prima esperienza lavorativa è stata come Customer Service presso un’azienda che produce e stampa tessuti per le case di moda. Nel 2018 sono stata assunta presso un noto marchio italiano di lusso per seguire le vendite online dell’azienda, il mio lavoro mi è sempre piaciuto e ne sono sempre stata felice, anche se periodicamente sentivo dentro me qualcosa che mancava, che non mi permetteva di sentirmi soddisfatta al 100% della mia carriera.

Nel 2020, durante i giorni interminabili del lockdown, mi ritrovai a sfogliare vecchi album di foto. Tra le scatole dei ricordi, trovai una vecchia rivista di cartamodelli, il suo nome è Marfy: nonna Elena, sarta di professione, me l’aveva regalata quando ero una bimba piccola alla fine di uno di quei lunghi pomeriggi nel suo atelier, quando la guardavo incantata cucire e ricamare e mi piaceva mettere le spolette dei fili in ordine di colore.

Quelle pagine ingiallite e piene di appunti a matita che la nonna aveva scritto frettolosamente, mi fecero provare un’emozione forte che potevo sentire nitida nella mia pancia. Iniziai a riflettere su quanto avessi trascurato la mia passione per la moda, sepolta sotto il peso di una vita frenetica e pragmatica. In quei giorni di isolamento, l’unico contatto con l’esterno erano le finestre digitali dei miei dispositivi: tra una videochiamata e l’altra, iniziai a notare come l’abbigliamento influenzasse l’umore e l’autostima delle persone, compresa la mia. Fu così che una mattina decisi di aprire un vecchio libro di moda dimenticato nella mia libreria e quel libro fu solo l’inizio, poiché ogni sera, invece di cedere alla malinconia della quarantena, mi immergevo in un nuovo libro, un nuovo articolo di giornale o in un documentario, assorbendo secoli di storia della moda e cercando di capire qualcosa di più in merito alla professione del consulente d’immagine.

Decisi di trasformare questa passione rinnovata in qualcosa di più tangibile e iniziai a frequentare corsi online sulla consulenza d’immagine: ero affascinata dalla psicologia della moda e da come, attraverso pochi cambiamenti mirati, si potesse elevare non solo l’aspetto esteriore di una persona ma anche il suo stato d’animo e la fiducia in sé.

Quindi dopo il lockdown cosa hai fatto?

Quando finalmente il mondo ha iniziato lentamente a riaprire, ebbi la possibilità di frequentare i corsi pratici in presenza e in pochi mesi riuscii ad ottenere una certificazione in consulenza d’immagine: avevo trasformato la reclusione forzata in un viaggio di scoperta e crescita personale.

Non avrei mai immaginato che un periodo così buio potesse portarmi una tale illuminazione. Il lockdown mi aveva forzatamente fermata, ma in quel silenzio, avevo trovato una voce perduta da tempo, un richiamo verso una passione che ora definisce ogni giorno della mia vita. Oggi ho lasciato il mio contratto a tempo indeterminato per fare la consulente d’immagine: il mio progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare la bellezza che si trova in ciascuno di noi, partendo proprio dalle cose belle che ognuno di noi ha e che spesso non sa di avere. Ho giocato con il mio nome ispirandomi ad una canzone di Bruno Mars, «Just the way you are»: l’autore si rivolge alla persona che ama dicendo che è meravigliosa semplicemente così com’è. Questa è l’essenza del mio lavoro: fare in modo che si possa guardare la nostra immagine riflessa allo specchio e specchiarsi due volte, dentro e fuori, sapendo che il nostro aspetto coincide con la nostra personalità.

Se dovessi raccontare la tua professione (o la tua ambizione professionale nella consulenza d’immagine) con 3 aggettivi quali useresti e perché?

“Caleidoscopica”, “empatica” e “appassionante”. La consulenza d’immagine è, senza dubbio, una professione caleidoscopica: ogni cliente è un universo a sé, con le sue peculiarità, i suoi gusti, i suoi sogni e le sue insicurezze. Come un caleidoscopio che mostra un’infinità di pattern cromatici, il consulente d’immagine deve essere in grado di adattarsi e reinventarsi continuamente, offrendo soluzioni personalizzate che si adattino perfettamente alla personalità e allo stile di vita di ogni individuo.

Empatica, poi, è un aggettivo che calza a pennello in questa professione: per comprendere veramente un cliente e guidarlo nel suo percorso di valorizzazione personale, è indispensabile saper ascoltare, entrare in sintonia con le sue emozioni e capire profondamente le sue esigenze.

Infine, la consulenza d’immagine è assolutamente appassionante: la soddisfazione di vedere un cliente fiorire, guadagnare fiducia e iniziare a proiettare al mondo la migliore versione di sé stesso è una fonte inesauribile di motivazione e passione per chiunque si dedichi a questa professione. Inoltre, è una materia così variegata e interessante che la voglia di formarsi e arricchire le competenze non si esaurisce mai!

Dove prendi ispirazione per gli abbinamenti/outfit che suggerisci ai tuoi clienti?

L’ispirazione proviene da una varietà di fonti: innanzitutto, mi lascio ispirare profondamente alle storie personali, ai gusti e alle esigenze di ciascun cliente, poiché ogni persona è unica e porta con sé una personalità e uno stile di vita che devono essere rispettati e valorizzati. Poi, naturalmente, sono sempre attenta alle tendenze nel mondo della moda: le vetrine dei negozi, le sfilate, le riviste di settore e i social media sono fonti inesauribili di ispirazione. Inoltre, trovo ispirazione nell’arte, nella cultura, nella storia e nei viaggi.

Spesso un’opera d’arte, un film, un periodo storico o una cultura differente possono offrire spunti creativi per abbinamenti originali. Infine, l’ispirazione viene anche dal quotidiano: le strade, i café, i parchi, gli uffici, persino i trasporti pubblici possono essere palcoscenici sorprendenti dove scorgere scintille di ispirazione. Come consulente d’immagine, il mio obiettivo è intrecciare tutte queste fonti per creare proposte che siano non solo belle da vedere, ma anche profondamente significative per ogni cliente.

Il dettaglio di cui non puoi fare a meno?

Il rossetto. Credo fermamente che il rossetto sia molto più di un semplice prodotto di bellezza: è un potente strumento di espressione personale, un tocco finale che può definire e trasformare completamente un look, un’affermazione di stile, un simbolo di femminilità e forza. Inoltre, il rossetto è per me una sorta di rituale: l’atto di applicarlo è per me un momento di cura personale, è raccontarmi allo specchio la decisione di affrontare la giornata con un’attitudine positiva e assertiva, l’obiettivo di fare qualunque cosa mi aspetti durante la giornata con un po’ più di coraggio e determinazione.

Quali sono gli ambiti della consulenza d’immagine che senti più vicini a te?

Bodyshape e cambio look. Ogni forma del corpo ha la sua unicità e bellezza, credo fermamente che la moda e lo stile debbano essere accessibili e gratificanti per tutti, indipendentemente dalla forma del corpo. Aiutare le persone a sentirsi a proprio agio, sicure e belle nella loro pelle, rispettando e valorizzando la loro bodyshape, è per me una delle parti più gratificanti della mia professione. Parallelamente, il processo di cambio look totale è un’area che mi appassiona particolarmente, perché va oltre la semplice selezione di nuovi colori, nuovi capi d’abbigliamento o il cambiamento di un taglio di capelli. È un processo che spesso si accompagna a un rinnovamento interiore ed è emozionante assistere alla rinascita della loro autostima, alla riscoperta della propria bellezza e all’affermazione dell’identità attraverso il cambio look. Tutto questo può avere un impatto profondo e duraturo sulla vita di una persona e sono grata di poter accompagnare i miei clienti in questo viaggio di scoperta e rinnovamento.

Esprimi un desiderio, professionalmente parlando, e raccontamelo

Il mio più grande desiderio è quello di creare un vero e proprio hub creativo, un luogo dove diversi professionisti del settore della bellezza, della moda, del benessere e della crescita personale si incontrano e collaborano con un unico obiettivo: valorizzare ogni aspetto dell’individuo. Immagino questo spazio come un laboratorio dove i clienti possono vivere un’esperienza a 360 gradi, dove la consulenza d’immagine si fonde con il benessere personale, dove l’esterno e l’interno dialogano in armonia per raggiungere un equilibrio perfetto. Un luogo dove ogni individuo possa trovare supporto, ispirazione e le competenze necessarie per esprimere al meglio la propria personalità e bellezza.

Credo fermamente nel valore aggiunto della collaborazione, delle “reti” professionali, del confronto e dello scambio di competenze. Questa per me non è solo una nuova carriera: è diventato il mio modo di reinterpretare il mondo, di regalare fiducia e bellezza, una persona alla volta. Ogni giorno con il prezioso aiuto dei miei collaboratori (parrucchieri, estetisti, make up artist, negozi di abbigliamento e di ottica) scrivo un nuovo capitolo, con la consapevolezza che ogni persona è una tela unica e che, con un percorso su misura, possiamo tutti diventare le opere d’arte che meritiamo di essere.

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