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Icone a confronto: Sinner Vs Berrettini

Oltre il tennis (e Sanremo) c’è di più

di Angelica Eruli
4 min

Italiani popolo di tennisti e non solo…e Jannik Sinner è riuscito a risvegliare la passione per questo sport in tutti noi. La simpatia, la sincerità e il suo modo di fare genuino hanno fatto breccia nel nostro cuore. Eppure, il confronto con un altro grande campione, Matteo Berrettini, è lampante: i due hanno due stili e approcci al gioco molto diversi e queste divergenze si ripercuotono anche sul loro stile.

Questa scelta di campo, che va ben oltre la semplice preferenza tra il rosso della terra battuta e il rosso del tappeto, si riflette inevitabilmente anche nello stile di abbigliamento dei due atleti. Da un lato, Berrettini, sempre pronto a sfoggiare look che non lo farebbero stonare su una passerella di moda, mescolando abilmente eleganza sportiva e dettagli di stile che lo rendono pronto per ogni fotocamera. Dall’altro, Sinner, il cui guardaroba sembra dettato da una filosofia “less is more“, dove la funzionalità e la concentrazione sul gioco parlano più forte di qualsiasi tendenza fashion.

Lo stile in campo di Jannik Sinner

Jannik Sinner ha mostrato una particolare predilezione per un abbigliamento di gioco che combina funzionalità, comfort e uno stile sobrio. La sua scelta di look, colori e tagli di abbigliamento riflette il suo approccio concentrato e meticoloso sia nel gioco che nell’immagine personale.

Negli ultimi incontri il giovane Jannik Sinner si è voluto mostrare con un look essenziale, che si allontana dagli eccessi decorativi o dai design troppo elaborati scelti da altri avversari. Questa scelta è in linea con la sua personalità sul campo, dove la concentrazione e la precisione sono elementi chiave. Gli outfit di Sinner sono spesso caratterizzati da una semplicità che non distoglie l’attenzione dalle sue prestazioni sportive.

I colori scelti da Sinner tendono ad essere piuttosto neutri o sobri. È comune vederlo indossare tonalità di blu, il bianco tipico del mondo del tennis, ma anche l’amato malva che mette in risalto il colore di capelli e di incarnato. Queste scelte, oltre a favorire una maggiore concentrazione dell’interlocutore sulla sua performance agonistica, contribuiscono a creare un’immagine di lui come atleta serio e focalizzato. Tuttavia, in alcune occasioni, Sinner ha integrato nel suo abbigliamento accenti di colori più vivaci, come il rosso o il verde, che servono a dare un tocco di vivacità al suo look senza però sovrastare l’essenzialità del suo stile.

Il taglio e la vestibilità degli indumenti scelti da Sinner sono chiaramente orientati alla performance. Predilige capi che offrono una grande libertà di movimento, essenziale per rispondere rapidamente e con precisione durante gli scambi più intensi. I suoi indumenti sono spesso aderenti ma non restrittivi, realizzati con tessuti tecnologici che favoriscono la traspirazione e il comfort termico. In particolare, le maglie e i pantaloncini sono disegnati per adattarsi ergonomicamente alla forma del corpo, supportando l’atleta nelle sue movenze senza causare intralcio.

Come si veste Berrettini in campo

Se dovessimo associare un colore a Matteo Berrettini in campo sarebbe il bianco, la tonalità eletta del tennis. Probabilmente questa idea è stata consolidata dallo scontro memorabile a Wimbledon, dove è richiesto che tutti gli atleti indossino abbigliamento completamente bianco. Infatti, nel contesto di Wimbledon, e in altri tornei che richiedono un codice di abbigliamento simile, Berrettini, come tutti gli altri giocatori, aderisce a questa tradizione indossando completi bianchi. Questo requisito è parte della storica etichetta di questi eventi, che mira a mantenere un certo standard visivo classico e uniforme tra i partecipanti. In tali occasioni, Berrettini ha dimostrato la sua capacità di mantenere un’immagine elegante e professionale, selezionando outfit che, pur rispettando il requisito del bianco, esprimono la sua personalità attraverso la scelta di tagli, dettagli stilistici e accessori.

Fuori da questi contesti, tuttavia, Berrettini sfrutta la libertà di esplorare una gamma più ampia di colori e stili, come precedentemente menzionato. Questo permette di osservare la sua preferenza per colori vivaci e dettagli di design che riflettono il suo spirito energetico e la sua personalità estroversa. La varietà nel suo guardaroba sportivo dimostra come, nonostante le restrizioni imposte da certi tornei, Berrettini riesca a esprimere la sua individualità e il suo gusto personale attraverso le sue scelte di abbigliamento.

Brand e collaborazioni agli antipodi

Questa marcata differenza tra i due tennisti italiani si ripercuote anche sui brand scelti e le collaborazioni instaurate. Matteo Berrettini ha scelto di collaborare con marchi di fama internazionale per il suo look fuori dal campo: Uniqlo e BOSS. Con quest’ultimo ha anche lanciato una collezione esclusiva che comprende felpe, tute, magliette, polo, shorts e cappelli, indossati anche durante le sue apparizioni a Wimbledon.

Jannik Sinner ha invece sorpreso il pubblico di Londra facendo il suo ingresso con una borsa firmata Gucci. La prestigiosa casa di moda lo ha nominato Brand Ambassador, un ruolo che Sinner ha accolto con entusiasmo, riconoscendo in Gucci un simbolo di eccellenza italiana che unisce tradizione e innovazione. La sua scelta ha sollevato qualche perplessità per il contrasto con l’estetica tradizionale di Wimbledon, ma Sinner ha chiarito che tutte le necessarie autorizzazioni erano state ottenute, placando così le polemiche.

Approcci in campo molto diversi

Dal punto di vista psicologico, la differenza tra Berrettini e Sinner è marcata. Berrettini, tipico esempio di temperamento latino, vive le sue partite tra alti e bassi emotivi: si carica e si entusiasma facilmente con il successo, ma tende ad irritarsi di fronte alle difficoltà. Anche la presenza e la reazione del pubblico hanno un impatto notevole sulle sue prestazioni. Al contrario, Sinner mostra un approccio quasi opposto. Nonostante la sua giovinezza, l’atleta altoatesino dimostra una maturità e una compostezza degne di un giocatore esperto, mantenendo un controllo ferreo sulle sue emozioni, indipendentemente dallo svolgimento del match, sia nei momenti di dominio che nelle situazioni di pressione.

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