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Chiara Ferragni: la prova offline della potenza smisurata dell’online

Fa più audience di una partita di calcio ed è una case history di Harvad

di Edoardo Magnotta
4 min

Da #TheFerragnez, lanciato per il matrimonio con Fedez, alla personalizzazione dell’acqua Evian, ai lavori per la nuova casa a Milano: la forza d’influenza di Chiara Ferragni. Quando l’immagine è veicolo e l’uso sapiente dei social network generano un fenomeno di proporzioni globali.

Il potere dei social network

Che piaccia o meno intelligenza, orientamento sessuale, credo religioso, idee politiche e molto altro ancora possono essere calcolati dal numero di like. L’intelligenza artificiale ci conosce molto più di quanto conosciamo noi stessi e Facebook, Instagram o TikTok sono molto di più di semplici piattaforme di comunicazione.

L’essere umano ha un bisogno fondamentale di appartenenza ed un desiderio di vedersi riconosciuto in uno status sociale. Il cervello tratta le informazioni su di noi come una ricompensa. Questo sistema di valutazione si attiva in particolar modo quando ci imbattiamo in informazioni che ci riguardano: per questo i social network ci catturano, perché sono portatori di informazioni rilevanti per noi stessi quali status e reputazione.

Ed è per questo motivo che hanno anche drasticamente cambiato il modo in cui le aziende comunicano ed influenzano: senza una community adeguatamente ingaggiata, non sarebbero più in grado né di comunicare né di influenzare comportamenti.

#TheFerragnezdocet

Chiara Ferragni, la blogger più influente al mondo, è diventata una case history alla celebre Università di Harvard: da fashion blogger con 29,4 milioni di follower solo su Instagram (senza considerare i 6.4 ml di TikTok e Facebook o Twitter), a marchio di moda.

Fedez, rapper, idolo dei giovani, dai successi in radio a XFactor, ha conquistato i millennial con 14,7 milioni di follower solo su Instagram.

Il risultato è una coppia pop perfetta. Per l’evento degli eventi, il loro matrimonio, l’utilizzo dei canali social è stato studiato nei dettagli: Facebook, ormai piattaforma con un target adulto, mollato dai giovani per la presenza asfissiante di genitori, zii e nonni, ha lasciato spazio ad Instagram, che ha rilevato dei numeri incredibili. Ad intuirlo e beneficiarne, i brand che hanno supportato l’evento: da Pomellato (di cui la Ferragni è ambassador) per le fedi, a Trudi, Dior, Prada, Versace, e Alitalia, che ha curato il viaggio-trasferta degli ospiti. In quest’ultimo caso, poi, a dispetto delle solite polemiche in tipico stile italiano, il ritorno economico è stato pazzesco se si pensa che determinate scelte di acquisto derivano da quello che gli utenti vedono su Instagram (in particolar modo nelle stories), e che un post sponsorizzato da Chiara Ferragni vale di base oltre diecimila euro.

Non è gossip ma un fenomeno vero e proprio

Ebbene no, quello dei Ferragnez non è stato un gossip ma un fenomeno che ha realizzato numeri da capogiro: 34 milioni di interazioni totali registrate nel periodo di riferimento, di cui il 96%, pari a oltre 32 milionisolo su Instagram. In proporzione, sono numeri maggiori della televisione e di tutti gli altri media tradizionali! Twitter ha prodotto oltre 150.000 poste #TheFerragnez è stato in top trend: dal 31 agosto al 2 settembre 2018 su tutti i canali e nessun altro topic ha mai reso tanto.

Non è gossip è comunicazione

La potenza comunicativa e l’impatto d’immagine dei Ferragnez, ed in particolar modo di Chiara, è notevole: quello che tocca la Blonde Salad trasforma in oro. Tutti ricordiamo la bottiglietta di acqua Evian griffata Ferragni venduta a circa 8 euro. Al tempo, si è detto di tutto e di più, vomitando contro la nota influencer le più feroci accuse, sfociate addirittura in una interrogazione parlamentare (sic!). Chiara Ferragni ed Evian hanno semplicemente fatto un’operazione di co-branding senza con questo né alimentare il problema della scarsità d’acqua nel mondo né quello della plastica (quell’acqua sarebbe stata venduta lo stesso, anche senza la sua firma!). Trovo più scandaloso il bigottismo ed il falso perbenismo che non gli 8 euro, perché è sempre il mercato a decidere!

E (semmai ce ne fosse stato bisogno), il potere di influenza della Ferragni ha trovato una prova schiacciante nella sua cooptazione nel CDA di Tod’s, il gruppo di Della Valle, una delle icone del luxury targato made in Italy, alla ricerca di un antidoto all’invecchiamento dei suoi clienti e dunque di una cura al rilancio ed al ringiovanimento dei noti brand di Casette d’Ete.

 

Una vita sotto i riflettori: tutto è ingaggio

La coppia fa parlare tanto di sé: dalla nascita dei figli, Leone e Vittoria che a loro volta hanno creato non poco engagement, all’appello lanciato in piena pandemia sulla sensibilizzazione all’uso delle mascherine (un vero endorsement chiesto dall’allora Premier Conte); dal delicato intervento subito da Fedez (che ha destato non poca apprensione trattandosi anzitutto di un ragazzo, marito e padre di due bambini piccolissimi), anche quello “trasmesso” quasi live, alle vacanze in posti ameni ospiti di strutture ancora più amene (tutti, o quasi, “inserzionisti” dei #Ferragnez) ai lavori in corso della loro nuova casa da sogno a Milano, con le foto con tanto di caschetto giallo (anche quello è un endorsement alle misure di sicurezza sul lavoro!).

I Ferragnez celebrano quotidianamente la loro vita online, trasformando il loro ménage familiare in un gigantesco reality digitale in cui l’immagine prende corpo e la forma diventa sostanza (forse). I post “tradizionali” di Chiara, quelli, per intenderci, del suo core business, che l’hanno portata alla ribalta sulla scena globale, sono un inno agli outfit: per la spesa, per lo shopping, per l’aperitivo, per la gita in barca, per le vacanze in montagna, per il brunch, per la serata di gala, per gli esperimenti di stile (anche quelli molto azzardati!). L’estremizzazione degli abbinamenti per non lasciare nulla al caso e per fondere immagine e identità personale! Tutto questo genera un effetto emulativo da parte di follower più o meno consapevoli e anche, spesso, da quelli che si scagliano e criticano Chiara Ferragni e la sua vita patinata. E così la moda e le tendenze si fanno a suon di foto e post dove il brand, che sia Chiara Ferragni o tutti gli altri, acquistano punti per il semplice fatto di trovarsi lì, indosso a lei, mentre porta al parco Leone o prende un caffè (anche quello targato Chiara Ferragni in co-branding con Nespresso). Il merchandising si espande ad ogni ambito della vita, dalle pantofole al materiale scolastico al caffè, appunto, ed ogni occasione è buona per sottoporlo all’attenzione dei suoi follower.

I Ferragnez sono la sovversione di tutti i canoni tradizionali della comunicazione, e, che piaccia o no (ma piace davvero tanto!), ciò su cui devono misurarsi tutti coloro che vogliono fare comunicazione.

Chiara Ferragni è la prova (vivente) offline della potenza smisurata dell’online (web) e di come si possa fare dell’immagine un poderoso business stabile e sostenibile.

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