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I 7 contrasti cromatici e i loro effetti sull’abbigliamento

Colori, alleati preziosi per esprimere la nostra personalità, come abbinarli?

di Federica Natale
2 min

I colori ci circondano quotidianamente e fanno parte della nostra vita.

Nell’ambito della consulenza d’immagine l’analisi cromatica è il primo step da affrontare per poter stabilire quali sono le nuance che più si addicono ai nostri colori naturali, giocando quindi per assonanza. Una volta scoperto il loro enorme potere comunicativo sono degli ottimi alleati per aiutarci a esprimere la nostra personalità e, in alcuni casi, ci consentono di lavorare per dissonanza.

Non sempre infatti ci si rispecchia nelle proprie caratteristiche naturali e l’utilizzo dei colori che contrastano con queste ultime rappresenta un mezzo molto utile per raggiungere i propri obiettivi: una persona dall’aspetto delicato, in cui predominano colori chiari e polverosi, avrà bisogno di giocare con abbinamenti ricchi di contrasti e audaci per mostrare una maggiore forza. Viceversa, assecondare le proprie caratteristiche fa sì che ci sia una sorta di continuità e coerenza tra immagine e personalità.

Indossare i colori significa anche creare abbinamenti gradevoli per l’occhio umano che, di fronte a un’immagine piacevole, non dovrà faticare per trovare l’armonia da lui tanto ricercata, emanando un generale senso di appagamento.

Conoscere i 7 contrasti cromatici, utilizzati nell’arte proprio per suscitare emozioni e far “parlare” i quadri, e le rispettive caratteristiche ci permette di capire come abbinare i colori nell’abbigliamento, divertendoci a creare outfit all’insegna del buon gusto.

  • Contrasto di colori puri: accostamento molto forte e deciso, avviene tra almeno 3 colori al loro massimo grado di saturazione. Questo tipo di contrasto tra colori primari rappresenta il massimo grado di forza, trasmettendo una sensazione di energia. Abbinando colori terziari e secondari il contrasto si ammorbidisce leggermente, mentre aggiungendo bianco e nero si andrà ad esaltare la purezza dei colori scelti.
  • Contrasto di chiaro-scuro: conosciuto anche come contrasto polare, mette in relazione un colore con le sue nuance “sporcate” dal bianco e dal nero. Ingrigendo il colore si va verso la sua desaturazione, che rende l’immagine più morbida.
  • Contrasto di temperatura: accostando colori caldi e freddi è possibile, mediante un effetto ottico, riproporzionare la figura. Basti pensare ai quadri di Leonardo Da Vinci, che era solito rappresentare gli oggetti in lontananza con colori freddi e cerulei. Il nostro occhio infatti percepisce come più distante, e quindi più piccolo, un oggetto di una nuance fredda e polverosa; viceversa, i colori caldi stimolano una sensazione di avvicinamento.
  • Contrasto di complementari: due colori opposti all’interno del cerchio di Itten che si esaltano vicendevolmente. E’ possibile creare questo contrasto anche attraverso gli accessori, evidenziando un punto vita con una cintura del colore complementare rispetto a quello del pantalone, utilizzando una borsa a spalla per creare un focal point sulla parte alta della silhouette o, perché no, con una cravatta o pochette in contrasto con la camicia o la giacca.
  • Contrasto di simultaneità: secondo Itten è il fenomeno per il quale il nostro occhio, sottoposto a un colore, ne esige il suo complementare e, non ricevendolo, lo rappresenta da sé. Si va sempre alla ricerca dell’equilibrio, ecco che abbinare due colori complementari ai grigi, bianchi o neri è un piccolo trucco per creare armonia nell’outfit.
  • Contrasto di qualità: rappresenta la purezza, quindi il grado di saturazione del colore. E’ possibile modificare un colore aggiungendo una parte di bianco, nero e grigio e gli effetti ottenuti saranno sempre diversi. Il rosso puro trasmette energia, miscelato al bianco vira verso il rosa più delicato e romantico, mentre con l’aggiunta del nero ci si avvicina ai toni del marrone che richiamano la terra e la stabilità. Abbinando colori dello stesso livello di saturazione l’immagine sarà omogenea.
  • Contrasto di quantità: riguarda la quantità di superficie occupata dai colori che, per un effetto armonioso, dovrà essere inversamente proporzionale alla sua luminosità. Il giallo è molto più luminoso del viola per cui, se non lo si vuole come colore predominante, dovrà essere dosato in quantità inferiore. Il verde e il rosso invece, aventi pari luminosità, possono essere dosati in egual misura senza aver paura di eccedere.

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