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Il bello è in ognuno di noi

Autenticità, rispetto, consapevolezza e conoscenza di se stessi: intervista a Rosi Papapietro

di Redazione
4 min

Chiunque creda che la consulenza d’immagine sia un fatto meramente estetico sbaglia: è essere consapevoli di chi siamo e di cosa vogliamo comunicare, è un viaggio alla ricerca del bello che risiede dentro ognuno di noi con il coraggio, a volte, di scardinare credenze dolorose che ci impediscono di osservarlo veramente. “Credo fermamente che il lavoro sulla trasformazione esteriore includa quella interiore e viceversa.”

Da dove parte il tuo viaggio nella consulenza d’immagine?

Il mio viaggio nella consulenza d’immagine parte molti anni fa, era il 2011, quando ho cominciato a “studiarmi” ed “analizzarmi” da autodidatta leggendo i libri di Cinzia Felicetti.

Sono cresciuta sentendomi dire che ero brutta e dando fin troppo retta alle opinioni altrui, a discapito delle mie. Il fatto è che, negli anni, certe affermazioni si imprimono nel nostro inconscio e finiamo col crederci davvero. Nel profondo, però, ho sempre cercato di trovare il bello in me.

Ad un certo punto, sta a noi comprendere che la trasformazione arriva solo quando cambiamo prospettiva e ci disintossichiamo da tutte quelle false credenze di cui ci siamo riempiti.

Quando ho deciso di cambiare la mia vita, ho scelto di percorrere professionalmente la strada della Consulenza d’Immagine e così, grazie alla mia esperienza personale e all’empatia, posso guidare gli altri a ritrovare un rapporto più sereno e armonioso con loro stessi ed il loro corpo: il bello è decisamente presente in ciascuno di noi.

Quali sono, se ci sono, i valori che simbolicamente riconosci a questa scelta professionale?

Nel mio lavoro i valori e l’etica sono essenziali quanto le buone maniere e il buon gusto. Parlando di valori, in effetti, ve ne sono tre che riconosco essere alla base della professione che svolgo: autenticità, rispetto e consapevolezza.

L’autenticità implica essere davvero sé stessi, accogliendosi per ciò che si è e non per ciò che si vorrebbe essere.

Il rispetto deve essere prestato per il proprio corpo e la propria natura, in primis dal cliente e anche dal professionista che ne cura il percorso di trasformazione, perché anche questo è un aspetto essenziale: non sono qui per giudicare, né per imporre il mio gusto personale, bensì per far fiorire il bello dell’altro.

E qui, veniamo alla consapevolezza, ovvero accompagnare le persone a rendersi consci del proprio potenziale, del messaggio comunicativo di cui sono portatori e delle strategie corrette per veicolarlo all’esterno attraverso il linguaggio del corpo e la presenza fisica.

La creazione di un outfit da dove parte?

Parte dalla conoscenza di se stessi, sapere chi siamo e cosa vogliamo comunicare in ogni situazione è fondamentale per l’outfit da indossare. Di conseguenza, comincio le mie consulenze con una chiacchierata conoscitiva e un’intervista finalizzata a comprendere la persona che ho davanti ed i suoi bisogni. I miei clienti mi hanno riferito che questa fase è stata per loro molto importante, in quanto è il primo passo che compiono verso la presa di coscienza del loro guardaroba, di ciò che piace o meno e delle prime false credenze da sfatare.

Quali sono, dal tuo punto di vista, i 3 capisaldi imprescindibili della consulenza d’immagine?

Oltre ai valori dei quali ho parlato in precedenza, come professionista, sento che ascolto, empatia ed assenza di giudizio verso il cliente sono aspetti assolutamente imprescindibili per offrire il servizio di qualità che le persone meritano di ricevere.

Credi nel cambiamento profondo? Pensi che questo cambiamento possa essere veicolato dall’immagine e quindi dal tuo lavoro?

Assolutamente sì. Come dicevo io ho scelto questa professione per il percorso che ho fatto su di me. Preferisco parlare di percorso e non di consulenza, proprio perché ho scelto di costruire il mio lavoro basandomi sul concetto di un viaggio alla scoperta di noi stessi. Alle competenze della consulenza d’immagine, ho aggiunto, infatti, il coaching ed il counseling, due strumenti che mi permettono di superare la barriera puramente estetica e frivola di un “bel contenitore” che racchiude, in realtà, emozioni e vissuti. Possiamo indossare le più scintillanti scarpe del mondo, ma se dentro portiamo pesi emotivi consistenti, sarà come camminare con del cemento ai piedi anziché viverne la bellezza. Credo fermamente che il lavoro sulla trasformazione esteriore includa quella interiore e viceversa.

Quale credi sia il dettaglio che più di tutti fa la differenza per un outfit?

Sentirsi a proprio agio con l’outfit scelto.

Questo mestiere è “nuovo”, da poco se ne parla e forse si conosce ancora troppo poco. Cosa servirebbe a Consulenza d’Immagine per essere opportunamente accreditata?

Far sì che non venga identificata solo con l’armocromia e bodyshape. La consulenza d’immagine è anche una forma di comunicazione, un accompagnare il cliente in un percorso di trasformazione e consapevolezza.

Esprimi un desiderio e raccontamelo

So di avere per indole e competenze la capacità di vedere il bello delle persone e auspico che queste mie doti possano essere riconosciute affinché altre persone come me, che decidono di rifiorire e imparare a volersi bene, possano affidarsi ai miei servizi e alla mia professionalità. Vorrei vedere il Bello espandersi nel mondo: con ciò intendo dire che la bellezza è un concetto molto più profondo e ampio di ciò che comunemente si intende.

Anche un gesto gentile e l’amor proprio possono essere caratteristiche estremamente belle da osservare e intense da sperimentare.

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