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La camicia

Storia e caratteristiche di un ever green: come scegli la tua?

di Federica Natale

Immancabile nel guardaroba di donne e uomini, la camicia è un capo d’abbigliamento intramontabile che chiunque possiede. Amanti dello stile formale o casual, ognuno annovera nel proprio armadio almeno una camicia da indossare nelle occasioni in cui ne viene richiesto l’uso.

La storia

Oggi declinata in tantissime varianti di tessuto, colori e forme, la camicia vanta origini molto lontane che risalgono all’Impero Romano.

Il suo antenato non aveva la forma classica che tutti noi conosciamo, ma era per lo più una veste leggera senza colletto che veniva portata sotto la toga, come indumento intimo a contatto con la pelle per proteggersi dal freddo e coprire cattivi odori causati dalla scarsa igiene del tempo.

Soltanto verso la fine del Medioevo la camicia, rigorosamente bianca, inizia a prendere le sembianze del modello classico diffuso oggigiorno, utilizzata da uomini e donne di tutte le classi sociali e visibile da sotto i corsetti e le giacche.

Se la plebe era solita indossarla come se fosse un abito unico, l’aristocrazia amava le decorazioni con pizzi e ruches trasformando la camicia in un vero e proprio status symbol capace di distinguere coloro che la indossavano.

Con l’avvento dell’industria moderna iniziarono ad essere confezionati anche i modelli colorati, perfetti per essere indossati di giorno, mentre la camicia bianca diventa sempre più un sinonimo di ordine e sobria eleganza.

Le varianti moderne

Le innovazioni, oltre al colore, permettono di creare numerosi tessuti adatti alla fabbricazione di camicie dall’aspetto e dagli usi più disparati: il voile, fresco, dall’aspetto liscio e mano fine, è perfetto per le stagioni calde, il fil à fil invece si adatta a tutte le stagioni. La flanella rende la camicia più sportiva, adatta ad essere indossata aperta sopra una t-shirt o una maglia, così come il tessuto denim.

Come scegli la camicia più adatta a te?

Gli svariati modelli presenti in commercio offrono un’ampia scelta e gli aspetti da valutare sono molteplici, tra cui l’occasione d’uso, la forma del viso per quanto riguarda il colletto e la propria fisicità.

Vele lunghe e ravvicinate, tipiche del colletto all’italiana molto valorizzante per un viso rotondo, vanno accompagnate da un nodo piccolo e proporzionato allo spazio che occupa.

Al contrario, vele più corte e distanti, richiedono un nodo maggiore. Questa caratteristica la riscontriamo nel colletto alla francese, perfetto per armonizzare un volto allungato.

Esistono anche le camicie senza colletto, dette “alla coreana”, che non prevedono l’uso della cravatta e quindi assumono una connotazione molto più sportiva, perfette per snellire un collo corto.

Tra i molteplici colletti esistenti, uno tra i più diffusi in commercio è senza dubbio il modello “botton down”, caratterizzato dalla presenza di due asole sulle punte delle vele che andranno allacciate ai bottoni cuciti sulla parte sottostante; questo permette al colletto di rimanere ben fermo e solido. Questa capo nasce per facilitare le performance dei giocatori di golf che non vedevano così il colletto svolazzare durante le partite e, successivamente, si diffusero per vestire l’uomo nel suo tempo libero. Ecco che questo modello di camicia non prevede l’uso della cravatta, può essere abbinata a un jeans e a una giacca destrutturata e sportiva.

I modelli regular, slim fit o elasticizzati permettono di adattarsi ad ogni fisicità e la presenza dei bottoni a contrasto diventa uno stratagemma interessante per verticalizzare la figura.

Il cannoncino posteriore lungo la schiena rende la vestibilità più fluida, perfetta per chi possiede un busto più abbondante. Le fisicità più asciutte invece opteranno per un modello slim fit con carrè liscio.

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