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Analisi della figura

Cosa devi sapere sulla body shape (parte 2)

di Redazione
3 min

Un argomento rilevante come quello dell’analisi della figura è stato già in parte trattato nel precedente articolo. Se te lo sei perso, puoi rileggerlo qui

Adesso riprendiamo da dove abbiamo lasciato.

Le linee

Le linee sono il principio fondamentale da utilizzare per poter individuare quali capi, accessori, tagli di capelli e texture sono valorizzanti per permettere di armonizzare e riproporzionare l’intera figura.

Le linee possono essere dritte (orizzontali o verticali), diagonali e curve; a seconda della tipologia di linea, l’occhio umano impiega un determinato tempo per percorrerla:

  • Linea verticale: lo sguardo riesce a percorrerla velocemente e la figura viene percepita come sottile e slanciata grazie ad abiti lunghi, cuciture verticali, frange e accessori come ciondoli o orecchini lunghi;
  • Linea orizzontale: lo sguardo viene interrotto e l’interruzione crea un focal point con effetto dilatante come, ad esempio, collant, cinture, tagli in vita, sciarpe;
  • Linea diagonale: questa tipologia di linea convoglia lo sguardo in un determinato punto e gestisce la curva corporea, riducendola attraverso drappeggi, maniche raglan, scolli a V, allacci incrociati;
  • Linea curva: rallenta lo sguardo e crea movimento.

È ora di passare alla pratica

Per individuare la body shape di riferimento occorre seguire una serie di fasi ben precise:

  • Step 1: si osserva il corpo davanti allo specchio, individuando come è distribuito il peso, se nella parte superiore o inferiore, tenendo sempre a mente che la body shape è indipendente dal peso (l’aumentare del peso, infatti, accentua unicamente la forma senza modificarla).
  • Step 2: bisogna prendere con precisione le misure della lunghezza della testa, la lunghezza tra mento-vita, vita-cavallo e cavallo-malleolo e successivamente misurare il baricentro ovvero la lunghezza dal mento al cavallo meno la lunghezza dal cavallo al malleolo. Occorre poi misurare la larghezza delle spalle e della singola spalla (dal centro della schiena alla punta esterna della spalla). Infine, si prende la misura delle circonferenze di seno, vita e fianchi.
  • Step 3: in questa fase il focus è sull’osservazione dei dettagli, in particolare:
  • tronco/addome: piatto, pronunciato, ossuto;
  • braccia: sottili, leggermente tornite, tornite;
  • parte superiore del torace: ossuta, ossa non visibili, adipe;
  • polsi: sottili, normali, importanti;
  • seno: piccolo, medio, abbondante;
  • fianchi: arrotondati, piatti, squadrati, leggermente torniti;
  • gambe: sottili, tornite, muscolose, armoniose con il resto;
  • glutei: protuberanti, torniti, piatti, leggermente pronunciati;
  • caviglie: sottili, normali, grandi.
  • Step 4: ponendosi alle spalle del soggetto, si svolge una valutazione visiva finale. Nel caso ci fossero ancora delle indecisioni, si osserva la figura di profilo.

Valorizzare fa rima con armonizzare

Nell’analisi approfondita della figura “body shape“, emerge con chiarezza l’importanza del ruolo del consulente d’immagine che deve armonizzare per valorizzare. Non è solo un gioco di parole, ma una profonda riflessione su quanto l’image consultant abbia un ruolo di primo piano nell’aiutare il cliente a trovare l’equilibrio e la bellezza nell’accettazione di sé stessi. Il concetto di armonia nelle forme fisiche è strettamente connesso alla valorizzazione dell’identità e dell’autostima.

“Armonizzare per valorizzare” è un promemoria che la bellezza si trova nell’unicità di ciascuno di noi, e che celebrare la diversità è il primo passo per valorizzare la nostra autentica bellezza.

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