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Analisi del colore, non solo stagioni armocromatiche

Dalla teoria delle 16 stagioni alla palette personalizzata

di Redazione
4 min

L’armocromia è una delle quattro analisi che il consulente d’immagine deve conoscere e padroneggiare con competenza per poter dare un contributo concreto al miglioramento dell’immagine del proprio cliente. A differenza di quanto si possa pensare, l’analisi del colore non è solo (e tanto) un mero esercizio stilistico dell’image consultant volto a individuare la stagione di appartenenza: l’analisi del colore è un viaggio alla scoperta delle tonalità che meglio valorizzano una persona e che le permettono di esprimere al massimo la sua personalità.

Quale dovrebbe essere il vero scopo dell’armocromia

È essenziale comprendere che l’obiettivo principale non è quello di etichettare una persona come “primavera”, “estate”, “autunno” o “inverno”. Questo approccio tradizionale, basato sulle stagioni, può sembrare limitante e spesso non tiene conto della vasta gamma di sfumature e caratteristiche individuali che ognuno di noi possiede.

Invece, la vera essenza dell’armocromia è quella di creare una palette di colori personalizzata, unica per ciascun individuo. L’analisi del colore mira a identificare i toni, le sfumature e le combinazioni di colore che meglio si armonizzano con il colore della pelle, degli occhi e dei capelli di una persona, mettendo in risalto la sua bellezza naturale. Questo approccio consente di valorizzare l’individualità di ciascun cliente, offrendo una guida preziosa per selezionare abiti, trucco e accessori che li faranno brillare in ogni occasione. Quindi, anziché limitarsi a definire una “stagione” o un “sottogruppo”, l’armocromia offre uno strumento personalizzato per esprimere la propria unicità attraverso il colore.

L’importanza di un’ottima conoscenza teorica 

Una volta chiarito quale sia la cornice all’interno della quale si dovrebbe svolgere l’armocromia è opportuno definire il metodo utilizzato. La teoria del colore ha subito importanti cambiamenti nel corso del tempo, a partire dal “Cerchio di Itten” in avanti: sebbene le teorie delle stagioni siano in continua evoluzione è importante che il consulente d’immagine ne scelga una.

Tra gli strumenti teorici per poter affrontare con la giusta consapevolezza l’analisi del colore c’è la teoria delle 16 stagioni che porta alla definizione non solo delle 4 stagioni principali – inverno, primavera, estate e autunno – ma anche 4 sottogruppi per ciascuna di esse.

I sottogruppi dell’inverno sono:

  • Inverno profondo: i colori di questa stagione sono scuri e saturi, intensi, neutri e freddi;
  • Inverno profondo soft: colori freddi e intensi ma più morbidi e soffusi rispetto all’inverno profondo ma pur sempre profondi;
  • Inverno freddo: colori freddi e ghiacciati, anche luminosi, intensi, mediamente profondi;
  • Inverno Brillante: colori puri, vibranti accesi dal croma più alto nel cerchio stagionale ma non gelidi.

I sottogruppi della primavera sono:

  • Primavera chiara: colori chiari ma vivaci e luminosi , neutro caldi;
  • Primavera chiara soft: colori della primavera chiara ma più smorzati e morbidi per via della softness presente;
  • Primavera calda: colori molto caldi, mediamente vivaci e luminosi;
  • Primavera brillante: colori vitaminici brillanti e vibranti, neutro caldi e con grandi contrasti cromatici.

I sottogruppi dell’estate sono:

  • Estate chiara: colori freddi, luminosi e chiari;
  • Estate fredda: colori freddi e luminosi con intensità media;
  • Estate soft profonda: colori mediamente profondi, soffusi e neutro freddi a basso contrasto in combinazione monocromatica o degradè;
  • Estate soft chiara: colori acquerellati, polverosi e sofisticati, neutro freddi e mediamente chiari.

I sottogruppi dell’autunno sono:

  • Autunno profondo: colori profondi e caldi del sottobosco, scuri e corposi e discretamente vivaci;
  • Autunno caldo: colori sontuosi, speziati caldi e attenuati con valore medio;
  • Autunno soft chiaro: colori mielati, mediamente chiari e caldi e dorati;
  • Autunno soft profondo: colori soffusi e indefiniti, sofisticati, caldi a basso contrasto.

Dalla teoria alla pratica

La conoscenza teorica rappresenta una base solida e fondamentale, ma da sola non è sufficiente per diventare un consulente d’immagine esperto in armocromia. È essenziale comprendere che il passaggio dalla teoria alla pratica richiede un’adeguata formazione pratica e l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze acquisite.

Per diventare un consulente d’immagine specializzato nell’analisi del colore, è cruciale selezionare un percorso di alta formazione che non solo fornisca una solida comprensione teorica, ma che preveda anche ore dedicate alla messa in pratica di queste informazioni. L’applicazione pratica permette agli aspiranti consulenti di sperimentare direttamente come i diversi colori interagiscono con le caratteristiche fisiche di una persona, quali il tono della pelle, il colore degli occhi e dei capelli.

Durante questo processo, i corsisti hanno l’opportunità di affinare le loro abilità nel creare le palette di colori personalizzate per i loro clienti e nel consigliare abiti, accessori e makeup appropriati. Questa formazione pratica non solo consolida la conoscenza teorica, ma fornisce anche una preziosa esperienza sul campo, che è fondamentale per diventare un consulente d’immagine di successo.

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