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Da anni Sanremo non è più soltanto la kermesse della musica italiana per eccellenza, ma un vero e proprio palco in cui sfilano gli abiti più disparati e la corsa al toto-look di cantanti, conduttori e co-conduttori non può mancare. Se la musica rimane comunque protagonista, gli abiti, il make-up, le acconciature e gli accessori fanno da splendida cornice ai testi delle canzoni, rafforzandone spesso il significato.
Se gli artisti hanno ben chiaro il modo in cui desiderano apparire, a rendere concrete le loro scelte stilistiche ci pensano due figure il cui ruolo viene spesso confuso: lo stylist e il consulente d’immagine.
Stylist e consulente d’immagine: chi fa cosa?
Sebbene entrambi si occupino indubbiamente di moda e immagine, il loro ruolo è in realtà differente. Ciò non vuol dire che non possano collaborare, anzi la loro unione è preziosa nella realizzazione del look del personaggio.
Lo stylist è il professionista che seleziona i capi e gli accessori in base alle tendenze e alle occasioni. Può lavorare spesso con le case di moda e avere contatti diretti con i brand, dai quali ottiene abiti in esclusiva spesso usati per eventi speciali. Il suo compito è quello di creare look impattanti e in grado di bucare lo schermo e gli obiettivi dei fotografi.
Il consulente d’immagine costruisce una strategia comunicativa a tutto tondo. Nella scelta di colori, linee e forme maggiormente valorizzanti per l’artista, non ci si concentra soltanto su ciò che risulta armonioso a livello estetico, ma anche su come far emergere la personalità. Nel lavorare su quel legame esistente tra abbigliamento, postura e gesti, il consulente d’immagine crea un’immagine perfettamente coerente con ciò che il personaggio vuole trasmettere.
Perché gli artisti ricorrono a queste figure?
Sentirsi a proprio agio nel momento di una performance, soprattutto quando si canta di temi importanti a livello personale, è fondamentale. Ecco che la sinergia tra due figure, che uniscono la scelta del giusto abito con la coerenza comunicativa e stilistica, danno vita a quel mix tra estetica e strategia che rende la performance altamente riuscita. Anche quest’anno il Festival di Sanremo è sì una sfida musicale, ma anche d’immagine: in questi giorni numerosi professionisti lavorano dietro le quinte per far brillare tutti coloro che cavalcano il palco dell’Ariston.
Due esempi di immagine e coerenza?
Portatrice sana di look iconici e coerenti con il suo personaggio è Elodie, che durante la partecipazione ai precedenti Festival di Sanremo ha portato sul palco un’estetica audace e sensuale, in linea con il suo obiettivo. L’artista, infatti, non ha mai fatto mistero di voler comunicare la forza e l’indipendenza delle donne con il suo corpo, indossando abiti con diverse trasparenze e orli più o meno lunghi. I suoi look hanno spaziato da uno stile drammatico e seducente, raccontato attraverso la scelta di un outfit piumato in total black, a uno più femminile con un accenno romantico, portando sul palco un abito in tulle a forma di cuore dello stilista Giambattista Valli. Quest’anno la cantante, parlando di stile e look in previsione di Sanremo, aveva affermato di voler portare una versione di donna “finalmente matura”, raccontata, ieri sera, attraverso un abito argentato di Prada che si fonde perfettamente con il beauty look, delicato e consapevole senza eccessi.
Chi ha accompagnato un cambiamento interiore a uno estetico è Noemi. Il suo percorso artistico si è evoluto parallelamente alla sua immagine, portando negli anni precedenti sul palco dell’Ariston outfit che enfatizzavano la sua femminilità delicatamente sofisticata. Una rinascita personale che Noemi ha voluto far emergere attraverso un cambio di stile, sapientemente studiato insieme al suo team e volto a valorizzarne la nuova sicurezza scenica. In questa prima serata, Noemi, non abbandona lo stile sofisticato indossando un abito Giambattista Valli, sinuoso e dal gusto un pò retrò, che ben si sposa con make-up e acconciatura.