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La cravatta, di norma, viene considerata un accessorio tipicamente maschile. Non può mancare negli armadi di ogni uomo, utilizzata negli outfit più formali e da tutti coloro che esercitano una professione che ne prevede l’utilizzo giornaliero.
Nonostante questo, complice la diffusione dello stile “mannish”, la cravatta è entrata in punta di piedi anche nel guardaroba femminile, come accessorio estroso da utilizzare per dare carattere al proprio look.
Il bello della moda è proprio la possibilità di adattare ogni capo e accessorio al proprio stile, è avere l’opportunità di personalizzare i propri outfit anche con piccoli accorgimenti che possono fare, nel complesso, la differenza.
La cravatta è: elementi da tenere in considerazione
Innanzitutto la cravatta è un elemento verticale e, in quanto tale, può appunto contribuire a verticalizzare la figura. A fantasia, con colori particolari e motivi orizzontali, risulta una valida alleata per alzare otticamente il baricentro creando un focal point.
Il primo elemento da tenere in considerazione per la scelta è la sua larghezza: la pala della cravatta più essere larga oppure stretta e sottile, e andrà selezionata in proporzione alla propria fisicità e al viso; per questo motivo donne minute opteranno per una cravatta più sottile, mentre chi ha la parte del tronco più formosa valuterà un modello più largo.
Rimandi di stile e idee per usare la cravatta
La cravatta per la donna rimanda un po’ allo stile preppy e al mondo accademico e collegiale, fatto di gonne plissettate, blazer, camicie e cardigan.
Può essere portata nel modo classico, quindi annodata al colletto della camicia, oppure abbinata a una catena girocollo dorata o argentata.
Si può valutare l’idea di inserirla all’interno di una gonna, scelta in continuità cromatica per aumentarne l’effetto verticalizzante, oppure portarla sotto un gilet di maglia in modo da far emergere solamente il nodo e creare un focal point proprio in prossimità del viso.
Largo alla creatività
Non soltanto le amanti dello stile preppy e della moda maschile andranno a braccetto con questa tendenza, ma anche chi possiede un animo creativo e ama sperimentare texture e abbinamenti differenti.
In questo caso, una cravatta dall’aspetto più casual come quelle in maglia, lana o cachemire, risulteranno interessanti abbinate a un blazer in tweed o principe di galles, pantaloni palazzo e sneakers. Essendo un vero e proprio accessorio, può diventare un elemento di spezzatura giocando con colori e fantasie differenti.
Per chi possiede un collo lungo e desidera metterlo in risalto, può indossare la cravatta come se fosse una vera e propria sciarpa, facendo un giro attorno al collo e lasciando i lembi sciolti lungo il busto; l’aggiunta di piccole spille potrebbe essere un’idea creativa per impreziosirla e personalizzarla.
Oltre al collo, la cravatta (soprattutto se sottile) può essere indossata come fusciacca per mettere in risalto il punto vita o come cintura tra i passanti di un pantalone. Ma non finisce qua…proprio come i foulard, è possibile usare la cravatta per decorare i manici delle borse o, perché no, realizzare una fascia per capelli.
Siccome la sensibilizzazione nei confronti dell’upcycling è giustamente sempre maggiore, dai tessuti delle cravatte più rovinate possono nascere elastici per capelli, cerchietti o piccole pochette…un po’ di creatività e la mano di una buona sarta possono davvero fare magie!